ENORME GIRO DI PROSTITUZIONE A MILANO. A GESTIRLO SEMBRA LA MACERATESE GIOVANNA CERVIGNI

Sarebbe marchigiana la donna per la quale sono scattate le manette con le accuse di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Giovanna Cervigni, 41 anni, residente a Milano ma nata a Treia, in provincia di Macerata il 29 ottobre del 1969 avrebbe gestito un giro di escort di alto bordo. Donne a disposizione di imprenditori, manager e personaggi dello sport e dello spettacolo. Con lei finisce in carcere anche l’addetto alla sicurezza dell’hotel a cinque stelle Principe di Savoia, perché avrebbe fatto da intermediario. La donna è titolare di un’agenzia di modelle nella capitale lombarda. Il giro d’affari è enorme. Prezzo base 500 euro a ragazza. C’era la frase di rito naturalmente. Da dire per entrare nel giro. «Cerco una modella per fare delle foto». E la risposta al telefono di Giovanna Cervigni: «Una modella o una modella sbagliata?». Cioè disponibile a prostituirsi. Proprio lei, Giovanna gestiva il giro delle escort. Il blitz dei carabinieri arriva conclusa l’indagine avviata 9 mesi fa. A coordinare l’inchiesta il pm Antonio Sangermano, lo stesso del caso Ruby. Bulgare, ucraine, serbe, russe e brasiliane. C’erano tutte all’agenzia di Giovanna. Disposte ad incontri hard per arrotondare lo stipendio. Lei, la capa, intascava 150 euro per i «diritti di immagine» mentre la somma per l’eventuale rapporto sessuale veniva pattuita direttamente tra il cliente e la escort. Gli episodi accertati dai carabinieri sono in tutto 12. E pensare che Giovanna aveva appena superato a pieni voti l’esame per entrare di diritto nella casa del Grande Fratello. Docidicesima edizione. Era passata a pieni voti. Chissà quali saranno state le domande … .

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