È MORTO IL MIGRANTE PESTATO A SANGUE A FERMO

E’ morto il migrante finito in coma irreversibile dopo un pestaggio da parte di un ultrà della Fermana, durante una lite a Fermo perché l’italiano aveva insultato sua moglie, dandole della “scimmia africana”. Le condizioni di Emmanuel Chidi Nambdi, richiedente asilo ospitato presso il seminario vescovile di Fermo, erano apparse subito disperate. I sanitari hanno chiesto l’autorizzazione all’espianto degli organi.

“E’ stata una provocazione gratuita e a freddo, ritengo che si tratti dello stesso giro delle bombe davanti alle chiese”. Così mons. Vinicio Albanesi a proposito dell’aggressione al 36enne richiedente asilo moto dopo essere stato preso a pugni da un ultrà della locale squadra di calcio, che è stato denunciato. Il presidente della Comunità di Capodarco si riferisce agli ordigni piazzati nei mesi scorsi di fronte a edifici di culto di Fermo e annuncia che si costituirà parte civile in quanto presidente della Fondazione Caritas in veritate. Per il 36enne, che aveva reagito a degli insulti rivolti alla compagna, i sanitari hanno chiesto l’espianto degli organi.

L’ultrà italiano, che era con un amico, avrebbe dato della “scimmia africana” alla donna. L’episodio è avvenuto in via Veneto, nel centro di Fermo . Le indagini della polizia sono ancora in corso. Emmanule e la sua compagna erano fuggiti in Italia dopo avere perso i familiari in uno degli attentati di Boko Haram ad una chiesa cristiana in NIgeria.

Immigrante ucciso: Renzi sente don Vinicio Albanesi – Il premier Matteo Renzi ha sentito don Vinicio Albanesi, presidente della comunità di capodarco, sulla morte del cittadino nigeriano ucciso a Fermo. Lo si apprende da fonti del Governo. Renzi aveva conosciuto Don Albanesi quando era giovane scout.

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