DRAPPO FASCISTA, IL PD RESPINGE LE ACCUSE DI CORALLINI E LO INVITA A STUDIARE LA COSTITUZIONE

svastica1L’intervento del consigliere Corallini proprio non piace al Pd di Civitanova che attraverso Antonio Secchiari dell’ Esecutivo, risponde per le rime contestando la tesi dell’esponente del Pdl secondo cui sarebbe stato meglio togliere la bandiera con la svastica senza dare troppo nell’occhio evitando così di informare la cittadinanza e la stampa. “Ormai il modo di far politica privo di contenuti ed argomentazioni della destra non sorprende quasi più –scrive Secchiari-. Che addirittura si arrivi a suggerire di commettere un reato è davvero troppo. Forse Corallini non sa che esiste una legge, quella del 20 giugno 1952 n.645 conosciuta anche come legge Scelba che definisce reato l’apologia al fascismo e cioè ogni atto che esalti pubblicamente esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche». Se il consigliere comunale Corallini si fosse meglio informato avrebbe evitato di fare una così brutta figura nell’attaccare Postacchini reo a suo dire di non aver tolto di mezzo il drappo con la svastica, depositato sulla lapide a Civitanova Alta, appena lo ha visto, alla chetichella e senza che i civitanovesi ne fossero messi al corrente. Corallini che è anche il presunto delegato alla sicurezza avrebbe invece dovuto elogiare Postacchini che davanti ad un simbolo che rappresenta uno sfregio alla storia, ai valori della democrazia, all’umanità, ha subito informato le forze dell’ordine. E’ del tutto chiaro che la sensibilità di Postacchini nei confronti dei valori nati dalla Resistenza e sui quali si fonda la nostra democrazia è diversa da quella di Corallini che infatti derubrica quanto accaduto all’opera di un balordo, senza produrre alcuna riflessione culturale, lasciandosi andare invece a scomposte quanto deliranti accuse alle sinistra…evidentemente l’effetto Stefania Craxi, qui a Civitanova, sta facendo il suo effetto. Da ultimo mi preme informare che la notizia alla stampa è stata data direttamente dagli organi di Polizia e da parte nostra e tanto meno di Postacchini non c’è stata alcuna strumentalizzazione ma sono tante in Italia le provocazioni contro il significato del 25 aprile. Ancora una volta Corallini dimostra come l’inconsistenza politica e la faziosità sono alla base della cultura dei rappresentanti Istituzionali della Destra.”

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