DONAZIONE DI TERRENO IN CAMBIO DI VARIANTE URBANISTICA. PER I DEM “POCA CHIAREZZA”

Donazione di terreno in cambio di una variante urbanistica. Il sindaco e l’assessore all’Urbanistica sono accusati di mancanza di trasparenza. La cessione gratuita del terreno dove il sindaco Ciarapica e l’assessore Belletti hanno annunciato che sorgerà una casa di riposo, era prevista dal Piano Regolatore Generale. Nel corso di una conferenza stampa il capogruppo del PD Francesco Micucci e la segretaria del PD Lidia Iezzi hanno sottolineato come il privato otterrà un aumento significativo della superficie fondiaria destinato “forse” a residenze di lusso. La nuova area destinata al Comune sarà inferiore a quanto previsto.
“La terra destinata al Comune – hanno sottolineato Micucci e la Iezzi – sarà meno di quella prevista, 58.900 mq invece di 65.000, mentre il privato ottiene un aumento della superficie fondiaria più che doppio, ovvero 10.870 mq rispetto ai 4.376 consentiti dal piano regolatore a fronte di una perdita di 100 mq di superficie utile lorda, che passa da 3.938 a 3.836 mq, circa 55 appartamenti da 70 mq. Con questa variante si è consentito di spalmare la cubatura non su un unico edificio, ma su diverse villette. Il Comune riceve solo quello che gli spettava e quanto alla casa di riposo non c’è nessuna previsione, nessun progetto né finanziamento. Quindi, approvata la variante, che beneficio ha tratto l’ente pubblico ai fini della nuova Rsa? Nessuno. Il privato potrà invece utilizzare una superficie fondiaria maggiore per residenze di comfort e lusso a fronte di appena 100 mq in meno di Sul e di nessun onere nei confronti del Comune in più rispetto a quelli previsti”.
Insomma non è chiaro il beneficio effettivo per il Comune riguardo alla costruzione di una casa di riposo. La zona proposta per la casa di riposo è poi soggetta a vari vincoli urbanistici, ambientali e idrogeologici. I due dem infine non risparmiano critiche all’amministrazione comunale per la mancanza di trasparenza e di risposte chiare alle richieste di informazioni. Il quadro dipinto dai consiglieri del PD solleva dubbi sulla gestione e sulle motivazioni dietro l’accordo urbanistico. La variazione urbanistica sembra favorire il privato più che il Comune.

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