DIVIETO PERMANENTE DI SOSTA NEL CENTRO STORICO DELLA CITTA’ ALTA

divieto-sosta-permanente-civitanova-alta-001Di Emanuele Trementozzi

Il tanto millantato problema dei parcheggi nel centro storico di Civitanova Alta può definirsi, almeno a livello legale, risolto. Sono stati posti infatti i cartelli segnalatori di “ Divieto permanente di sosta ” in tutta l’area del centro storico su entrambi i lati, ad eccezione dei posteggi riservati ai disabili. Una decisione che da tempo divide i cittadini del centro storico, divisi tra la necessità di carico e scarico e la mala abitudine di impegnare le vie strette del centro con auto parcheggiate in tutte le ore e per tutte le ore. Innegabile che il provvedimento va a toccare la tanto ricercata comodità, che sebbene sia comprensibile per anziani e portatori di handicap, appare a qualcuno quanto meno strampalata quando si parla di giovani e uomini in perfetta forma fisica. Percorrere a piedi qualche decina di metri dopo aver parcheggiato la propria automobile negli spazi previsti intorno e non dentro le mura, non crea problemi talmente gravi come quelli causabili dalla stabilità delle abitazioni e dall’impatto visivamente devastante di un centro macchiato da decine di auto in sosta; oltre l’ostacolo rappresentato per chi del carico e scarico ne fa una necessità. Il crollo di un’abitazione l’estate scorsa ha posto il problema stabilità, con le continue vibrazioni poste in essere dalle automobili limitate con il divieto di accesso in alcune zone specifiche per alcune ore centrali della giornata. Obiettivo del provvedimento è quello di restituire visibilità e vivibilità al centro storico, che va vissuto come patrimonio storico e culturale e non come piazzale di sosta per sfaticati residenti, che una volta scaricata la spesa non hanno nessuna necessità di parcheggiare l’auto sotto casa. Chi avesse infatti un parente in condizioni fisiche menomate ha libero accesso al centro per il trasporto dello stesso, resta inammissibile che un qualunque residente in perfette condizioni si impaurisca all’idea di fare i fatidici quattro passi a piedi.

 

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