DA POPSOPHIA A POPSOFA’, È IL FESTIVAL DELLE POLTRONE

Mentre chiude la kermesse canzonettista Popsophia, si prende la scena un nuovo festival: il Popsofà. Tema: poltrone di lotta e di governo. Soffre, dopo appena un anno, la maggioranza Ciarapica dove preoccupano assenze strategiche in aula consiliare. Per svendere Villa Eugenia il sindaco si è aggrappato a numeri risicati, appena dodici consiglieri, e per le altre svendite che sogna la destra (abbattimento del Polisportivo, park sotterraneo al Varco) occorrono squadre granitiche. Quindi, il mercato delle poltrone per sedare il dissenso. Interpretata magistralmente con l’occupazione partitica delle partecipate dopo la vittoria elettorale, la spartizione va avanti e gli incarichi forieri di stipendi sono merce preziosa nella destra di Ciarapica, dove i consiglieri comunali che non hanno ottenuto posti al sole mettono il broncio e non votano, vestono i panni dell’opposizione e negoziano. Alla presidenza della Civita.s, vascello esposto all’inchiesta della Procura (cinque avvisi di garanzia per abuso d’ufficio pluriaggravato) perché è sfuggita una cartella delle tasse da mezzo milione di euro, e dove si rubano le monetine per migliaia di euro, si insedia Antonio Carusone. Ospite qualificato per il festival del Popsofà, uno che di poltrone di partecipate se ne intende avendo presieduto anni fa l’inutile Atac Servizi, creata dalla destra per sistemare politici trombati e cancellata da Corvatta. Torna in auge Carusone, pedina di Liberamente, lista civica ribelle a corrente alternata. Lui era infatti destinato a un posticino nel Cda del Cosmari, ma su richiesta del sindaco si è fatto da parte per lasciare il ben remunerato incarico ad Alfredo Perugini che, stanco del gratuito scranno consiliare si è dimesso per assicurarsi una buona retribuzione mensile garantita nel cda Cosmari. Da tenere d’occhio, il Cosmari, che potrebbe diventare mucca da mungere anche per un’altra manovra. Dal consiglio comunale di Civitanova si è infatti dimesso, dopo le garanzie date, pure Flavio Rogani. L’ex assessore del sindaco di sinistra Pistilli, tornato in politica con il progetto Costamagna (Uniti per cambiare), nominato da Corvatta presidente di Gas Marca, che ha confessato di essere ispirato da Papa Francesco ed è finito folgorato sulla via di Ciarapica, Troiani e Salvini, battendo le strade della destra potrebbe pure lui imboccare il bivio del Cosmari e ritrovarsi magicamente revisore dei conti, altro incarico legato a parcelle. Ma, dell’accoppiata civitanovese al Cosmari non si è certi, e invece sicuro dovrebbe essere il posto di Direttore alla Civita s, con Carusone garante della nomina. Il valzer del poltrone è servito: al posto di Perugini e Rogani spazio in consiglio comunale a subentranti yes man o yes woman, utili comparse per i prossimi piattini da far digerire alla città sullo stile Villa Eugenia.
Robespierre

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