Era in procinto di mettere a segno l’ennesimo colpo in banca ad Ancona, ma i poliziotti di quartiere si sono insospettiti per il suo comportamento e l’hanno fermato, trovandogli addosso un coltello a serramanico. Portato in Questura, gli agenti della Squadra mobile diretti da Giorgio Di Munno lo hanno inchiodato: era lui, un cuoco disoccupato, il rapinatore seriale che da qualche settimana stava assestando una serie di colpi ai danni di istituti di credito della zona. Ora Marco Di Giusto, 40 anni, incensurato, è in stato di fermo di polizia giudiziaria e si trova in carcere a Montacuto. Gli vengono addebitate le rapine alla banca Monte dei Paschi di Siena al Pinocchio, del 30 agosto scorso (6.500 euro il bottino), alla Cassa di Risparmio di Cesena, in zona Baraccola, del 7 settembre (bottino 3.500 euro) e la tentata rapina alla Banca delle Marche di Piazza Rosselli, fallita perché il cassiere aveva azionato con prontezza l’allarme collegato alla sala operativa della Questura. Ieri, nel primo pomeriggio, Di Giusto è stato notato da due poliziotti di quartiere mentre si aggirava con fare sospetto in Corso Carlo Albero nei pressi della Banca dell’Adriatico. L’uomo, che vive insieme all’anziana
madre, è stato fermato e da quel momento in poi la sua ‘carriera’ di presunto rapinatore, iniziata a quanto pare perché aveva da poco perso il lavoro, si è conclusa. La Squadra mobile ha avuto la certezza che si trattasse proprio del rapinatore seriale grazie alle immagini delle telecamere a circuito chiuso delle banche prese di mira e a varie testimonianze. L’uomo, che ha dapprima negato e poi ha parzialmente ammesso, si presentava sempre con un cappello in testa e una borsa porta documenti, pronto a estrarre il coltello per farsi consegnare il denaro. Era poi molto abile a cambiarsi d’abito e a far perdere le proprie tracce.
