CRISI EX MERCATONE, IL 18 APRILE SCIOPERO NAZIONALE. COINVOLTI ANCHE I DIPENDENTI DEL PUNTO VENDITA DI CIVITANOVA

Domani, dalle 9, presidio di tutti i dipendenti Shernon, ex Mercatone davanti al Mercatone di Monsano. In regione sono presenti 3 punti vendita, quello di Pesaro con 27 dipendenti, di Monsano con 34 e quello di Civitanova con 42 dipendenti per un totale complessivo di 105 lavoratori coinvolti dallo sciopero. La Shernon è una azienda che era stata costituita al fine di acquisire i 55 punti vendita, in tutto il territorio nazionale, ad insegna Mercatone, dalla amministrazione Straordinaria, ma poco dopo la cessione alcuni soci hanno abbandonato l’azienda lasciando solo l’Ad. Nei primi mesi, Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs insieme a tutti i dipendenti, erano consapevoli che sarebbero stati necessari alcuni mesi affinché Shernon potesse avviare la sua attività in modo regolare. Tuttavia è stato sempre più evidente che la situazione stava degenerando: negozi privi di merce, magazzini completamente vuoti, fornitori che hanno ritirato la merce già consegnata ed hanno smesso di effettuare consegne, ritardi nel pagamento degli stipendi. I sindacati unitari di categoria, allarmati dalla situazione, nell’interesse di tutti i lavoratori hanno pertanto proclamato lo stato di agitazione e sollecitato il Mise affinché comunque desse seguito alla convocazione. Solo poche ore fa, è arrivata la notizia che Shernon ha presentato istanza di ammissione al concordato preventivo presso il Tribunale di Milano, a dimostrazione che purtroppo, le preoccupazioni erano fondate. Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs rivendicano la responsabilità del Mise e dei Commissari Straordinari e chiedono di farsi carico nel gestire una situazione così drammatica, che è nel percorso dell’Amministrazione Straordinaria. Per tutte queste ragioni, i sindacati unitari di categoria proclamano, per l’intera giornata del 18 aprile lo sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori di Shernon “exMercatone”, per l’intero turno di lavoro. In concomitanza con l’incontro al Mise, che avrà inizio alle ore 14, si terrà un presidio davanti alla sede del Ministero dello sviluppo economico a Roma.

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