#COSECHESIDICONO…E DAI CHE È NATALE

Era la notte della vigilia di Natale di cento anni fa. Sul fronte occidentale, in trincea, soldati tedeschi e inglesi. La battaglia era stata aspra fino a poche ore prima. Improvvisamente dalla parte tedesca si alzò un canto, una di quelle canzoni natalizie intrise di malinconia. Gli inglesi risposero con un altro canto e poco dopo spuntò una bandiera con scritto “Buon Natale”. I tedeschi fecero lo stesso con un cartello dove c’era scritto “Grazie”. Fu l’avvio di una famosa tregua di Natale che in quella terra di nessuno fece emergere un’umanità profonda che sorprese e lasciò tutti increduli all’epoca, anzi molti ufficiali non la ritennero consona ai principi militari. Si dovettero aspettare le foto che immortalavano le scene epiche di una partita di calcio, gli scambi di doni, cioccolato, sigarette, e le ripetute testimonianze dei soldati che vi parteciparono, per avere la conferma definitiva che quella sera era realmente accaduto qualcosa di quasi rivoluzionario.
La straordinarietà di quei momenti è stata più volte raccontata nei libri, a teatro, al cinema, ma l’episodio è rimasto quasi sconosciuto fino al mese scorso quando la catena inglese di supermercati “Sainsbury” ne ha fatto il soggetto di uno spot pubblicitario che su youtube, ad oggi, ha totalizzato circa 16 milioni e mezzo di visualizzazioni. Un successo, seppur intriso di polemiche per aver violato una memoria ritenuta sacra.
“E dai che è Natale, sono giorni che allentano”, ascoltata proprio qualche giorno fa in un bar civitanovese, si appella a una tregua necessaria dopo mesi impegnativi, pesanti, faticosi.
Una tregua che siamo soliti rispettare, a volte forzando un po’ l’ipocrisia, altre volte con sincero desiderio e affetto. Tutto si allenta. Dalla frenesia dei giorni precedenti si passa a regalarsi il bene più prezioso: il tempo. Si rispolverano i buoni sentimenti, le buone azioni, i pensieri profondi.
Seppure la sofferenza, la malattia, la morte ma anche la vita, per fortuna, non rispettano mai nessuna tregua perché ineluttabili, la nostra umanità non lo è invece e potrebbe avere il potere di cambiare radicalmente il mondo. Se quei soldati avessero avuto l’ardimento non soltanto di far scoccare una tregua ma di ripudiare la guerra stessa sarebbe stato veramente un grande Natale da ricordare. Che rivoluzione!

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