CORTE DI APPELLO: TROIANI REATO PRESCRITTO MA CONFERMATA LA CONDANNA  CIVILE E IL PAGAMENTO DELLE  SPESE

La Boldrini nel 2017 aveva lanciato la campagna “ora basta” perché “non possiamo far vedere ai giovani che conviviamo sulla rete con la violenza”. Per questo motivo decise di presentare querela contro Fausto Troiani che aveva scritto un commento tirando in ballo Gad Lerner e Laura Boldrini scrivendo “una troia e un frocio chissà che oscenità programmeranno“. Inoltre Troiani era accusato di aver definito la Boldrini un “cesso”. Nel dicembre 2022 l’allora presidente del consiglio comunale di Civitanova Fausto Troiani era stato condannato a 600 € di multa e 3000 € di risarcimento alla ex presidente della camera che si era costituita parte civile. A questa sentenza Troiani si è appellato e dopo un anno la Corte di Appello di Ancona, in parziale riforma della sentenza del tribunale di Macerata, ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di Troiani in ordine al reato che gli era stato contestato perché estinto (la prescrizione è maturata dopo la condanna in primo grado) ma allo stesso tempo ha confermato le statuizioni civili cioè la condanna civile di primo grado al risarcimento dei 3.000€ alla Boldrini e in aggiunta ha condannato Troiani a pagare alla parte civile, cioè alla Boldrini, le spese legali di patrocinio dell’appello. La Boldrini ha messo ieri un post sul suo profilo scrivendo: “un altro personaggio pubblico incapace di usare un linguaggio adeguato e rispettoso è stato condannato in appello per diffamazione nei miei confronti. Stiamo parlando del presidente del consiglio comunale di Civitanova, Fausto Troiani. Era il 2015 quando Troiani decise di attaccarmi, come presidente della Camera, usando sui social offese sessiste, misogene e volgari. Decisi di denunciarlo perché un comportamento simile Non è sopportabile da un privato cittadino, Figuriamoci da un rappresentante delle istituzioni.”

Una risposta

  1. Pierluigi Borraccetti ha detto:

    Sempre poco e una giustizia che non funziona

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