“L’amministrazione comunale – scrive Sergio Cognigni del Pd – deve fare chiarezza sui numeri riguardanti la zona tecnico-distributiva. I cittadini si aspettano una parola chiara sull’entità degli oneri di costruzione, dovuti dall’impresa che andrà ad edificare sia il nuovo centro commerciale di circa 50.000 mq. nonché la nuova struttura dell’Ente Fiera. Le cifre che circolano, a mio avviso, sono prive di fondamento.
Con documenti alla mano, senza rischio di essere smentito, mi permetto di dire che, ad oggi, non è possibile quantificare i costi di costruzione che la società Civita Park dovrà versare in tre trance per il ritiro del permesso a costruire. La stampa ha riportato una cifra pari a circa Euro 1.500.000,00, l’assessore al bilancio Morresi dice che gli Euro sono 2.200.000,00. Vorrei ricordare ai nostri amministratori la norma specifica : ” il permesso a costruire viene rilasciato dietro presentazione di una perizia giurata a firma di un tecnico abilitato, perizia che deve essere redatta rispettando il prezziario della Regione Marche, e sul valore riportato in perizia, dopo il dovuto controllo, gli uffici comunali preposti calcolano una percentuale stabilita oggi al 10%”
Alcuni dati, già agli atti, sono stati riportati dalla stessa società costruttrice nell’analisi costi/benefici presente nel progetto preliminare del nuovo edificio commerciale. In questa relazione si dichiara un costo per l’acquisto delle aree pari a 35.000.000,00 di Euro e un costo di costruzione pari a 45.656.000,00 di Euro per edificare una superficie utile di mq. 46.646 con una superficie coperta di mq. 36.646.
Questi sono i numeri inconfutabili, ma tutto il ragionamento crolla perché già il 26 Aprile ultimo scorso la società Civita Park trasmette a Palazzo Sforza una lettera in cui dice testualmente “Stante il fatto che la pratica è completa e che non sono dovuti versamenti per opere di urbanizzazione primaria, secondaria e costo di costruzione in quanto le opere da realizzarsi a vario titolo sono ampiamente più onerose di quanto previsto dalle tabelle regionali.”
L’Amministrazione risponde in data 6 Maggio affermando che il pagamento del costo di costruzione è espressamente previsto dalla convenzione stipulata nel Marzo del 2007.
A pochi giorni del termine fissato per il ritiro dei permessi qualora la società Civita Park non pagasse il dovuto non potrebbe ritirare neanche i permessi per l’inizio della costruzione dell’Ente Fiera, cioè l’opera pubblica. Scatterebbe quindi la fase sanzionatoria ed il Comune dovrebbe far valere le polizze fidejussorie.
Ancora una volta le scelte confusionarie e irrazionali dei nostri amministratori di centro- destra regalano alla città l’ennesimo pasticcio. Ma, questa volta, nessuno degli attori pensi ad un accordo sottobanco perché noi del PD ci opporremmo con tutte le nostre forze a tale ipotesi. La città dà alla società costruttrice una considerevole fetta di territorio, territorio che è ormai agli sgoccioli, e ritengo che nessun concittadino sia disposto a rinunciare al dovuto. L’intervento della Civita Park è importante, si sviluppa su 210.000 mq., ma alla comunità civitanovese non è permesso perdere altri soldi. Nessuna altra soluzione, diversa dagli accordi controfirmati dalle parti, come è successo molte altre volte, potrà essere in alcun modo condivisa.
Il nostro operato sta dando frutti, visto che in queste ore il dirigente Giannoni ha inviato alla Società Civita Park e per conoscenza al Sindaco una lettera nella quale contesta la perizia depositata, pari a 15 milioni di euro, precisando che già in un atto notorio la stessa società ha dichiarato alla Provincia un importo di 26.600.000 euro e che quindi già questo è un primo paletto di partenza per valutare la congruità di una qualsiasi perizia”.