COGNIGNI, “BAIONI SULL’ATAC FAREBBE MEGLIO A TACERE”

atac2“E’ proprio vero alla sfrontatezza non c’è limite.
Onestà intellettuale avrebbe voluto che l’ex Presidente dell’ATAC, Giuseppe Baioni, non pronunciasse nessuna considerazione sulle scelte che l’ATAC ha fatto e farà nei prossimi mesi. Capisco l’obbligo di intervenire su tutte le situazioni politiche cittadine, che il ruolo di coordinatore del PDL gli impone, ma è altrettanto evidente che ci sono argomenti su cui sarebbe opportuno tacere. Questo su cui Baioni vuol dire la sua è uno di quelli. Nessun giudizio può essere accettato da chi negli ultimi tre, quattro anni di mandato ha chiuso i bilanci con risultati che hanno sfiorato i meno ottocento mila euro. Se, come dice Baioni nel 1996, lui, l’allora sindaco Marinelli e l’allora assessore Brini “mandarono a casa i colonizzatori” gli dico con rispetto ma con la massima determinazione che io quel triunvirato lo combattuto politicamente per dieci anni, che le loro scelte in gran parte le ho giudicate disastrose. In quella occasione ed in alcune altre hanno sempre cercato di tracciare una linea di demarcazione per dimostrare quanto fossero belli e bravi. Oggi noi stiamo cercando di ricucire una tela, che loro avevano spezzato, con quelli che chiamano “colonizzatori”. Forse non riusciremo a farci aprire la porta ma per rimanere sul mercato non abbiamo altra alternativa. Da soli non c’è gara a cui si possa partecipare, da soli siamo senza speranza, mentre facendo squadra, avendo l’umiltà di essere parte di un progetto senza prevalere né essere prevaricati possiamo tentare di raggiungere quello che è il nostro unico obbiettivo, non licenziare nessuno.
L’amico Baioni ne ha anche per i sindacati, colpevoli secondo lui di essere stati troppo morbidi verso le scelte proposte dalla nuova governance dell’ATAC. Durante l’incontro avuto venerdì scorso con quasi tutto il personale dei trasporti, sindacati compresi, forse quest’ultimi hanno apprezzato la sincerità della proposta ed hanno percepito che questo percorso si farà tutti insieme, mettendo tutti sullo stesso piano senza nessun favoritismo, tipo quelli molto in voga in tempi ormai lontani. In questi ultimi quattro, cinque anni il mondo è cambiato, ogni nostra certezza è stata sradicata e sarebbe veramente da incoscienti non prenderne atto. Per me caro Baioni, stanne certo, non ci saranno tessere con cui confrontarmi, ma solo persone con le loro capacità e la loro competenza. Visto che le informazioni che Baioni ha ricevuto sembrano incomplete vorrei anche precisargli, una volta per sempre, che l’ATAC del mio mandato, lungo o breve possa essere, non sarà mai il “BANCOMAT DI NESSUNA AMMINISTRAZIONE”, come era invece, per sua stessa ammissione, l’ATAC da lui presieduta durante le amministrazioni MARINELLI e MOBILI.”

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