CIVITANOVESE – TERMOLI O-2. PER I ROSSOBLU PASQUA POVERA DI PUNTI E DI SOLDI.

Civitanovese (4-3-3): Silvestri; Passalacqua (26’ st Biagini), Cossu, Morbiducci, Di Pentima (38’ st Salvati); Margarita, Shiba, Forgione; Ruzzier (23’ st Ficola), Shiba, Degano. A disp.; Screpanti, Magini, Mosca, Silla, Rapagnani, Foresi. All. Carrer.
Ternoli (4-4-2): Marconato; Scalbi, Falco, Fuschi, , Sorianello; Dispoto, Romano ( 39’ st Cremona), Vita, Santoro (39’ st Russi); Felici, Ragatzu (46’ st Vitale). A disp.: Sabbato, Scarpone, Gagliano, Persichitti, Arbotti, Lapenna. All. Di Meo.
Arbitro: Luciani di Roma 1.
Reti: 14’ st Ragatzu, 25’ st Falco.
Note: pomeriggio di sole ma molto ventilato, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Shiba, Passalacqua, Morbiducci, Russi. Espulsi: 29’ st Bensaja per doppia ammonizione, 40’ st Margarita per fallo. Spettatori 248 di cui una decina ospiti. Angoli 5-7. Recuperi: 4’, 4’.

Civitanova Marche – Ė una Civitanovese stremata quella che ha ceduto l’intera posta al Termoli, che naviga anch’esso in acque societarie tempestose, ma che sta riuscendo a trovare le motivazioni giuste per dare concretezza al percorso di salvezza. I rossoblu non riescono invece a superare i disagi di una situazione economica che ha dell’incredibile: ancora una volta stipendi promessi e non pagati, giocatori che non hanno più un punto di riferimento per mangiare e dormire, quelli accasati che rischiano lo sfratto e domani addirittura saranno i genitori della formazione juniores a sopportare le spese per la trasferta che la squadra compirà a Chioggia. Eppure a tenere in piedi la squadra è il senso di responsabilità e professionalità dei più, anche perché, rifiutandosi di scendere in campo nelle gare, i giocatori sanno che andrebbero incontro a dei rischi disciplinari. Pretendere di più da ragazzi che devono affrontare la Pasqua con dei problemi economici così gravi e perciò un assurdo.
In una situazione perciò così complessa e mortificante, parlare della gara, passa in second’ordine. Ha vinto meritatamente il Termoli, che ha affondato i colpi nella ripresa, quando sapeva che ci sarebbe stato il crollo fisico dei padroni di casa che da settimane ormai non si allenano più e che pertanto scendono in campo tanto per onorare la loro presenza, esponendosi anche ai dei gravi rischi fisici. Poi, inevitabile nervosismo, anche se l’arbitro, ci ha messo del suo nelle ammonizioni ed espulsioni che ci sono state. Primo tempo giocato dignitosamente dalla squadra messa in campo da Carrer e almeno tre palle gol fallite per poco, due di Degano attorno al 38’ e una con Ruzzier sulla respinta del portiere. Su due palle inattive i due gol degli ospiti: 14’ punizione nella tre quarti di Romano, in mischia l’astuto Ragatzu colpiva bene di testa e metteva dentro. Il raddoppio al 25’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, battuto dal solito Romano e diagonale vincente di Falco. Il Termoli, con la Civitanovese ormai a pezzi moralmente e fisicamente e in inferiorità numerica, è stato in un paio di volta a segnare la terza rete. Soddisfazione dei gruppetto di tifosi molisani che hanno più volte gridato lo slogan “Resteremo in serie D”.
Nel dopo partita, soddisfazione del tecnico del Termoli, Di Meo, che ha ammesso che la squadra “crede nella salvezza e dopo la mezza delusione di domenica contro l’Amiternina nel corso della quale abbiamo sciupato almeno sei palle gol, siamo meritatamente riusciti a tenere testa alla stanca Civitanovese e a superarla quando ormai non ne poteva più”.
Portavoce dei rossoblu Daniel Margarita. “Siamo stanchi e logorati – ha ammesso – e oggi ognuno ha pranzato a casa sua e altri che sono venuti direttamente allo stadio. Domani i giocatori della Juniores dovranno pagare il pullman per la trasferta. Il presidente continua a prenderci in giro in merito ai pagamenti: noi ci mettiamo la faccia, ma anche lui deve farlo dicendo a chiare lettere che non ha soldi per tirare avanti”. Una Pasqua perciò povera per giocatori, tecnici e collaboratori, non ignorando che il segretario e l’addetto stampa stanno pagando per lavorare. Roba da matti, direbbe qualcuno.
Nella foto: dal sito della Civitanovese l’ultima immagine di una gara con tante tristezze.

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