Una bella ragazza, educata e riservata. Così Barbara Sagripanti nel ricordo di chi la conosceva e alla cui morte tragica non riesce a trovare un perché. Tra i vicoli della Città Alta, dove Barbara viveva da sola in una casa ben ristrutturata, stamattina un rispettoso silenzio come si volesse cancellare quanto accaduto. E invece no. Non è possibile. Una vita è stata spezzata a 42 anni e bisogna fare i conti con questo. I vicini non la conoscevano bene, con loro rapporti di cortesia dovuti alla riservatezza che Barbara aveva sempre cercato di mantenere. Per il resto -con il senso di poi è necessario aggiungere apparentemente- appariva una ragazza tranquilla, serena, solo un po’ schiva. E’ stata la mamma a lanciare l’allarme dopo che da qualche giorno non la sentiva. Era in pensiero e purtroppo aveva ragione ad esserlo. Con la morte di Barbara, sono quattro i suicidi a Civitanova dai primi dell’anno. Il 10 maggio si era infatti tolto la vita Mauro Rossi, poi il 26 giugno Primo Mastrocola e l’11 giugno Maurizio Foresi impiccatosi in carcere a Montacuto dove si trovava rinchiuso per aver ucciso la moglie.
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