CIVITANOVA, NEI GUAI DUE CIVITANOVESI PER UN FALSO GRATTINO

grattinoDi Roberta Rutili

Due civitanovesi, una signora di novant’anni e sua figlia (G.R.), sono comparse davanti al giudice del tribunale di Civitanova per difendersi dall’accusa di tentata truffa ai danni della procura. Il fatto sarebbe avvenuto nell’agosto del 2007, quando l’anziana donna si è presentata nella tabaccheria sita nel quartiere Fontespina per ritirare la vincita di 7 mila euro con un gratta e vinci strappato. Secondo la procura le due signore avrebbero incollato insieme la metà di due biglietti diversi del ‹‹Sette e mezzo›› e avrebbero così tentato di incassare la vincita. La commissione di valutazione del Consorzio lotterie nazionali però se ne accorse e ieri in aula il tecnico del Consorzio (che chiede il risarcimento), interrogato dal Pm Lanari ha spiegato i vari controlli fatti. L’imputata ha dato poi la sua versione, ovvero che la madre aveva giocato alcuni biglietti, ma convinta di non aver vinto li aveva strappati, in seguito ripensandoci aveva controllato meglio e ne ha portato uno spezzato in due alla ricevitoria dove li aveva presi. Su consiglio del tabaccaio – il quale è stato
sentito anche lui come testimone ieri mattina e che conferma la ricostruzione –
e accompagnata dalla figlia, aveva avviato le procedure per farsi pagare la somma che credeva di aver vinto, 7 mila euro per l’appunto. Poi però la banca ha avvisato le due donne che il biglietto in questione era stato contestato. E dopo qualche tempo alle due è arrivata l’accusa di tentata truffa. A ottobre si terrà la prossima udienza, dove saranno sentiti altri testimoni.

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