CIARAPICA E… LA TRAPARENZA

Allergici alle indagini, che le facciano la magistratura o le commissioni consiliari, i politici del centro destra scelgono sempre un comportamento, e non è quello della chiarezza. Non rispondere agli inquirenti della Procura nell’inchiesta sulla Civita Park, così come non leggere gli esiti delle commissioni comunali sui lavori relativi al rilascio delle licenze ai centri commerciali (anche Civita Park) e sui metodi utilizzati per le assunzioni nella partecipate, e’ stata la patente con cui si sono presentati alle elezioni e quella con cui hanno timbrato il passaggio consiliare di venerdì sera, che hanno votato affinché si svolgesse a porte chiuse, a microfoni spenti. Nessuno doveva ascoltare ciò che era scritto nelle relazioni, a costo di forzare il regolamento fino al punto che il segretario generale ha sequestrato i faldoni e li consegnerà chissà quando. Il consiglio comunale, con la destra si è trasformato in un bunker. Quelli che avevano denunciato l’amministrazione Corvatta (poi uscita assolta) alla magistratura sulla Civita Park, si sono arroccati due volte nel silenzio. In consiglio hanno detto che c’era la necessità di tutelare la rispettabilità delle persone citate (con le iniziali del nome) in quegli atti. Perché la rispettabilità per il centrodestra si tutela a porte chiuse. Tutto questo è accaduto nel sostanziale silenzio del Movimento 5 Stelle, che ha balbettato appena qualche timida protesta, e di liste e movimenti che se non possono attaccare Corvatta e il Pd smarrisco pensieri e parole, e pure la memoria, e ingoiano giù tutto quel che offre il Made in Ciarapica e ingoiano pure la taroccata trasparenza.
Cose mai viste!

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