CENTRI ESTIVI, I GENITORI DEI RAGAZZI DISABILI: “PER I NOSTRI FIGLI SEMPRE MENO ORE CONCESSE DAL COMUNE”

Disabilità penalizzata, dal Comitato Genitori Uniti una lettera aperta al Comune per chiedere più ore e più risorse da dedicare ai loro figli che partecipano ai centri estivi. “Abbiamo a cuore – scrivono – il futuro è la vita dei nostri figli disabili. Durante il periodo scolastico riusciamo ad avere la vera inclusione, ma con la fine delle lezioni ci sentiamo pressoché abbandonati. Per i nostri figli la partecipazione ai centri estivi con i loro coetanei è subordinata alla possibilità di avere degli assistenti che li seguano e accudiscono. Se in classe l’assistenza è obbligatoria per legge, per il periodo estivo non sembra esserci una regolamentazione chiara e possiamo solo contare su un tot numero di ore che ci vengono concesse ogni anno dal Comune, ore che purtroppo stanno diventando ogni anno sempre meno e che sono quasi esclusivamente circoscritte al mese di luglio. Non è accettabile né giusto“. Una lettera che arriva mentre il sindaco declama di lavorare per una ‘città a misura di bambino’ salvo poi toccare con mano una realtà che racconta invece che non basta mettere qualche gioco in sostituzione di quelli rotti nei parchi pubblici per meritare questa qualifica. Fanno presente le famiglie del Comitato Genitori Uniti che i loro figli hanno, come gli altri e più degli altri, la necessità di non restare a casa da soli, perché socializzare per loro importante. “Siamo contenti – dicono – che si sia investito sul tema della disabilità con la creazione dello sportello e che di recente la convenzione sia stata rinnovata per altri tre anni, perché le famiglie hanno bisogno di informazioni e di supporto psicologico, ma purtroppo servono anche aiuti concreti. Abbiamo fatto presenti all’amministrazione comunale le nostre difficoltà e i nostri bisogni e chiesto di trovare soluzioni insieme”. Al Comune hanno proposto di anticipare l’uscita dei bandi estivi e di incrementare i fondi ad essi destinati, sviluppando l’offerta con la creazione di alternative alla colonia al mare e cercando di creare ulteriori attività ludico-ricreative a cui possano partecipare anche i loro ragazzi, soprattutto nei mesi di giugno e di settembre.

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