CAOS CIVITAS, SCOMPAIONO ANCHE I FALDONI

Sempre più caos alla Civitas. Questa volta ad essere al centro dell’attenzione il fatto che non siano stati spediti più di 3mila avvisi di recupero della Tasi e che con il 31 dicembre alle porte rischiano di cadere in prescrizione. Si tratta degli avvisi del 2014 che se non vengono notificati entro 5 anni decadono. Un po’ come la storia dei 500mila euro che l’Asur doveva versare al Comune. Cosa questa non accaduta. Che alla Civitas vi fossero tante situazioni che non andavano era noto da tempo. Già in precedenza non sono mancate le polemiche a seguito delle scelte fatte da Ciarapica come ad esempio la presidenza data ad Alberto Mobili poi dimessosi insieme ad altri componenti nel periodo del furto dei 7 mila euro e della questione dei versamenti fatti tutti insieme di 40 mila euro. Una conflittualità con una parte di personale che è sfociata in cause civili e penali. In questi anni il Comune sembra proprio non essere riuscito a risolvere i problemi che al contrario si sono accentuati. Da ultimo il diverbio di qualche settimana fa’ tra il Presidente Carusone e una dipendente e che ha visto l’intervento dei carabinieri. E poi i fatti di questi giorni legati, come ha detto il Sindaco ad una indagine interna aperta alla Civitas, che sembra determinata da una possibile sottrazione di documenti contenuti in dei faldoni da parte di uno o più dipendenti. Anche in questo caso sono intervenuti i carabinieri e i vigili urbani. La Civitas è una Partecipata del Comune al 100% e complessivamente amministra decine di milioni in quanto è deputata ad introitare per conto dell’Ente la Tari, la Tasi, l’Imu, i parcheggi.

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