BLITZ NOTTURNO, BECCATI 18 LAVORATORI IN NERO TRA CUI UN MINORENNE

1_luglio-2010Si concentrano sui pubblici esercizi oltreché sui laboratori di manifatture le indagini della Direzione Provinciale del Lavoro a contrasto del lavoro sommerso e irregolare. Con il coordinamento del Direttore, i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato Lavoro e gli Ispettori del Lavoro, hanno espletato nella scorsa settimana importanti operazioni che hanno riguardato laboratori di etnia cinese, del settore manifatturiero delle calzature e del tessile, situati nel territorio dei Comuni di Montecassiano e Civitanova Marche, nonché pubblici esercizi e un’azienda edile nel territorio comunale civitanovese.
Le indagini, svolte principalmente in orario serale e notturno, almeno per quanto attiene ai laboratori di etnia cinese e ai pubblici esercizi, hanno richiesto una straordinaria attività di intelligence da parte dei carabinieri del NIL e degli ispettori del lavoro per la scoperta dei siti adibiti a laboratorio, ma anche per l’individuazione e il riconoscimento di 18 lavoratori in nero complessivamente.
2_luglio-2010In un tomaificio cinese di Montecassiano sono stati trovati intenti al lavoro 2 lavoratori completamente in nero, l’impresa è stata sospesa e il titolare deferito all’Autorità giudiziaria per la violazione delle norme di tutela del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro per le condizioni ambientali di lavoro. Stessa sorte per un laboratorio di confezioni gestito da un italiano, sempre a Montecassiano, operante con un lavoratore totalmente in nero, fintamente licenziato e posto in stato di disoccupazione ma continuativamente occupato. In un tomaificio cinese di Civitanova Marche sono stati 4 i lavoratori trovati in nero anche in questo caso è scattata la sospensione dell’impresa, mentre il titolare è stato deferito all’Autorità giudiziaria per la violazione del Testo Unico sul lavoro degli stranieri in Italia, in quanto occupava un cittadino straniero senza idoneo permesso di soggiorno.
Un laboratorio di confezioni cinese di Civitanova Marche è stato trovato operante con ben 5 lavoratori totalmente in nero e l’attività è stata sospesa anche con l’intervento del Comando stazione dei Carabinieri di Civitanova Marche. Ancora una volta si segnala che i capi di abbigliamento prodotti nel laboratorio di confezioni cinese sospeso appartenevano ad una nota griffe nazionale e tratta vasi di capi originali e non di contraffazione. Sospeso anche il titolare italiano di un suolificio sempre di Civitanova Marche nel quale è stato trovato intento al lavoro un lavoratore in nero.
Le indagini si sono rivolte anche ai pubblici esercizi di Civitanova Marche dove in una pizzeria gestita da titolare macedone è stato trovato intento al lavoro un minore sedicenne, di nazionalità statunitense, che svolgeva la prestazione lavorativa nelle cucine, in orario notturno, totalmente in nero e senza preventiva visita medica per la prescritta sorveglianza sanitaria. Anche in questo caso l’impresa è stata sospesa e per il datore di lavoro sono scattate le sanzioni penali per i reati relativi al lavoro minorile. In due stabilimenti balneari inoltre sono stati trovati altri due lavoratori totalmente in nero, uno in ciascuna realtà d’impresa, e tutti e due i datori di lavoro sono stati sospesi fino alla completa regolarizzazione del personale irregolarmente occupato.
Con riguardo all’edilizia in una piccola impresa edile albanese sono stati trovati intenti al lavoro 2 lavoratori totalmente in nero operanti in un cantiere sul lungomare sud di Civitanova Marche senza protezioni dalle cadute, l’impresa è stata sospesa e l’intervento ispettivo è stato eseguito, per le violazioni penali in materia di sicurezza sul lavoro, unitamente al personale della ASUR ZT8.
Da ultimo, si segnala che la Direzione provinciale del lavoro prosegue il suo impegno contro il grave fenomeno dello sfruttamento della manodopera mediante le forme di interposizione e caporalato, e nella settimana appena trascorsa sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria 2 titolari di aziende dei pubblici esercizi del territorio fermano e due analoghe del territorio maceratese, per interposizione di manodopera abusiva da appalto illecito con una società cooperativa che somministrava abusivamente e illecitamente manodopera.
Dall’attività ispettiva sono state già materialmente incassate sanzioni per oltre 9000 euro ai fini della revoca dei provvedimenti di sospensione previa completa regolarizzazione del personale occupato irregolarmente. Verranno successivamente irrogate ulteriori sanzioni per un ammontare di oltre 80000 euro. Mentre altri 8000 euro sono stati contestati per gli illeciti penali della interposizione di manodopera.

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