BARBARA TERESI FINALISTA DELLA 7° EDIZIONE DEL PREMIO ANNIBAL CARO 

Barbara Teresi, per la traduzione dall’arabo di “La casa dei notabili” di Amira Ghenim, edizione e/o, la prima finalista della 7° edizione del Premio Annibal Caro.

 

FINALISTA 

Scelta dal Comitato tecnico-scientifico del Premio, Barbara Teresi è traduttrice dall’arabo e consulente per la narrativa araba contemporanea. Dopo la laurea in Lingue e letterature straniere ha trascorso molti anni in Egitto, insegnando italiano come lingua straniera. Dal 2009 traduce autori arabi contemporanei per diverse case editrici, tra cui Edizioni e/o, Sellerio, Utopia e Gallucci Editore. È socia di Strade (Sindacato traduttori editoriali) e a Palermo collabora con il Festival letterature migranti e Una marina di libri in occasione di eventi dedicati alla traduzione. Da alcuni anni tiene laboratori di traduzione editoriale dall’arabo presso la Summer School dell’Università di Palermo.

È stata finalista al Premio Lorenzo Claris Appiani per la traduzione (Elba Book festival) nel 2016, al Premio Mario Lattes per la traduzione (Fondazione Bottari Lattes) nel 2020 e al Premio Strega ragazze e ragazzi nel 2021.

 

LIBRO

La casa dei notabili (Nazilat dar al-akabir, 2020) edito in Italia da Edizioni e/o, è un romanzo corale, in cui undici narratori diversi raccontano dal proprio punto di vista i fatti accaduti la notte 7 dicembre 1935. 

Quella notte Zubaida, la giovane e colta moglie del rampollo degli en-Neifer, riceve di nascosto una lettera da Taher al-Haddad, un intellettuale realmente esistito, autore di saggi rivoluzionari sui diritti dei lavoratori e delle donne, caduto in disgrazia per le sue idee. Al-Haddad, in realtà, è appena morto, ma Zubaia viene comunque sospettata di avere avuto con lui una storia d’amore clandestina. Nel corso degli undici racconti, che sono narrati in momenti, luoghi ed epoche diversi, vengono sviscerate le vicende della famiglia di Zubaia, gli ar-Rassa‛, e di quella del marito Mohsen, oltre alla storia della stessa Tunisia e degli interessi politici dietro la caduta di al-Haddad. Un romanzo dall’architettura complessa, che cattura chi legge grazie a un uso sapiente dell’intreccio e dei salti temporali, e a un’attenta caratterizzazione dei personaggi. 

 

AUTRICE

Amira Ghenim è nata nel 1978 a Susa in Tunisia, dove oggi insegna Linguistica e Traduzione presso l’Università di Tunisi. Dopo la Rivoluzione tunisina, ha iniziato a sentire il bisogno di allontanarsi dal suo ambito accademico per dedicarsi alla narrativa, soprattutto per riuscire a ragionare meglio sulla storia e l’identità del suo popolo, sul ruolo delle donne e della loro emancipazione nella società tunisina. Con il primo romanzo, al-Malaff al-Asfar del 2019, ha vinto il Premio Sheikh Rashid bin Hamad, mentre La casa dei notabili è entrato nella rosa dei finalisti dell’International Prize for Arabic Fiction e ha ricevuto un riconoscimento speciale della giuria del Comar d’Or, prestigioso premio tunisino.

 

CARA GIURIA

La Cara Giuria dei lettori e delle lettrici che decreterà la traduzione vincitrice il prossimo 6 giugno ha nuovamente raggiunto numeri inaspettati: sono più di 260 le adesioni raccolte, grazie al coinvolgimento appassionato dei giovani dell’IIS Da Vinci e anche di diversi gruppi di lettura, tra questi LibriAmo di Civitanova, Tra le trame di Osimo, San Girolamo di Urbino, Fogola di Ancona, Liber Liber di Berlino, GdL di Parigi. A breve dedicheremo alla Cara Giuria 2024 un racconto più dettagliato.  

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