ASSEMBLEA ISCRITTI AL PD “UN PARTITO DIVERSO E REALMENTE VICINO AI PROBLEMI DELLA GENTE”

silenzi-vittoria1dal Pd di Civitanova riceviamo e pubblichiamo:
Un’assemblea molto partecipata e soprattutto appassionata quella del Partito Democratico di Civitanova che domenica mattina ha richiamato un centinaio di iscritti per una mattinata intensa durante la quale si è respirato un clima positivo, costruttivo e dove si è toccata con mano la voglia che c’è da parte di tutti di dare un contributo sia per migliorare il modo di far politica che di cercare soluzioni adeguate alla città. Dopo l’introduzione del segretario Silenzi, altri sedici interventi hanno toccato i temi della politica nazionale e locale partendo dalla fase molto delicata che il Paese sta attraversando per passare poi alla crisi profonda che sta caratterizzando il centro destra. “Una crisi ormai evidente -ha dichiarato Silenzi- che parte da lontano. Non certamente dalle case di Montecarlo o dai divertimenti diurni o notturni del Premier, ma da un Governo che non era e non è in grado di incrociare i problemi reali del Paese a cominciare dal lavoro. Il centro destra ha sempre negato la profondità della crisi -poco soltanto poco più di un anno fa in occasione delle europee e delle provinciali lo slogan scelto dal centro destra era “con Berlusconi torna il sereno”-. Oggi la gente si rende conto sulle proprie spalle di quale sereno è tornato. Ora il PD -ha proseguito Silenzi- deve lavorare per un governo di transizione il cui compito deve essere quello di affrontare in breve tempo tre questioni: la prima, una nuova legge elettorale che ridia il potere di scelta ai cittadini dei propri rappresentanti; la seconda, una riforma del fisco; la terza, alcune misure urgenti per l’occupazione”. Nel corso dell’assemblea inoltre, si è parlato delle alleanze, di una nuova lettura dei diritti, del lavoro, della produttività. E’ stata sottolineata l’importanza di evitare personalismi e al contrario unirsi per affrontare al meglio una sfida grande che è quella di impedire che si metta a repentaglio la democrazia costituzionale con un modello populista e plebiscitario voluto da Berlusconi. Insomma, un Pd che si distingua e che sia realmente vicino ai problemi della gente, consapevole che in questa fase il 40% degli italiani afferma di non voler votare. E’ seguendo questa logica che a Civitanova “il Pd si riorganizzerà radicandosi nei quartieri; coinvolgerà quelle tante competenze esistenti sul territorio per affrontare specifiche questioni nell’ottica di fare proposte utili alla città, marcando ancora di più la differenza rispetto al “partito di plastica” che è oggi il Pdl che in termini di partecipazione e di democrazia lascia molto a desiderare”. (foto Roberto Vives)

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