ALLA BIT CIVITANOVA SI PRESENTA CON IL NULLA

Bit Milano. Gli operatori turistici di Civitanova disertano la fiera.
Quale tipo di proposta commerciale e turistica ha portato Civitanova alla Bit di Milano? Il nulla, tanto è vero che nei vari comunicati della Regione Marche, a bilancio della trasferta, non c’è una minima traccia di iniziative del nostro Comune (nemmeno di Civitanova Danza), mentre sono state promesse decine e decine di iniziative di altri Comuni.
Questa tappa, che ci viene raccontata con le solite foto e con le dichiarazioni soddisfatte del sindaco Ciarapica, ha registrato il forfait degli operatori turistici che negli anni passati si presentavano in forma associata con DMO (destination marketing organization) e che quest’anno hanno disertato l’appuntamento perché non sono stati coinvolti per tempo dall’amministrazione comunale (appena pochi giorni prima).
Senza assessore al turismo – ancora non sostituito dopo il ritiro della delega alla Gironacci – e con il sindaco e che ha avocato a sé le funzioni, Civitanova è andata alla Borsa Italiana del Turismo senza eventi particolari o iniziative esclusive, senza un pacchetto di promozioni e proposte discusso con gli operatori, senza nessuna specifica iniziativa di cui venga dato conto nel bilancio della trasferta, ma affidandosi alla distribuzione di depliant promozionali, appoggiati nello stand di ‘Noi Marche’ facendo credere assurdamente che questa modalità basti ad attrarre turisti.
Si partecipa a questi importanti appuntamenti senza una vision, senza un percorso che sia stato pensato e condiviso con gli albergatori, le agenzie di viaggio, con i balneari, con i commercianti e i ristoratori per definire pacchetti commerciali da proporre per attrarre turisti e questo è un copione che si ripete da diversi anni, perché di questi tempi quel che conta a Palazzo Sforza è apparire sugli organi di stampa locali e post sui social con le foto della ‘gita’ a Milano, salvo poi volgere lo sguardo fuori dai nostri confini per accorgersi che Civitanova non esiste neanche nei resoconti che la Regione Marche ha fatto della Bit.
Di Giulio Silenzi