AI MARTEDÍ DELL’ARTE CON VERDI E ROSSINI

È stato un suggestivo ricordo di due grandi maestri della lirica, Verdi e Rossini,  quello di ieri nel cine-teatro Cecchetti dedicato dal prof. Vincenzo Ruggiero, in quella che è stata una delle riuscite tappe dei Martedì dell’Arte che fa in ogni occasione realizzare la totale occupazione dei posti.  Un ricordo che ha messo in risalto non solo la musica di quei due grandi compositori, ma soprattutto il ruolo maschile dei personaggi in particolare modo nell’Otello che i due grandi maestri hanno composto e presentato con lo stesso titolo, Rossini nel 1816, Verdi nel 1887, entrambe riferentesi alla tragedia di William Shakespeare  che si riferisce alla gelosia di Otello, fiero condottiero militare della Repubblica di Venezia, per l’amata Desdemona, che, a causa delle insinuazioni di Iago, viene sospettata di avere una relazione con Cassio.
Da parte del prof. Ruggiero non solo il racconto della vicenda delle due opere e le loro differenziazioni sui comportamenti dei personaggi della trama, ma anche tanta bella musica a iniziare dall’andante allegro di Rossini che ha suonato con la sua chitarra, costruita dal celebre liutaio Raffaele Calace, sebbene nelle due opere non sia uno strumento che fa parte delle orchestre delle due opere e di tante altre.
Tante notizie sulle trame delle due opere e brani di canto e di musica di straordinaria bellezza riferentesi a brani che un po’ tutti ricordano come “La calunnia è un venticello”, “Come un colpo di cannone”, “Questa e quella per me pari sono”, “La donna è mobile” e altro, in una delle quali Ruggiero ha cantato con l’apporto della soprano Chiara Marangoni.
Un incontro piacevole, tanti volti sorridenti alla sua conclusione  e gratitudine alla direttrice Anna Donati, per la sua 17.a edizione  dei “Martedì dell’Arte”.

 

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