A MACERATA LAUREA AD HONOREM A DON VINICIO ALBANESI

“Si ha una vita sola, tanto vale fare qualcosa”: mons. Vinicio Albanesi, cofondatore della Comunità di Capodarco, ha ricevuto nell’Università di Macerata, fra tanti applausi, una laurea ad honorem in Scienze pedagogiche. Un riconoscimento, ha spiegato il rettore Francesco Adornato, per aver agito “da sempre in favore dei soggetti deboli e vulnerabili, degli emarginati e dei disabili, promuovendone diritti e testimoniando i sani principi della relazione di aiuto, della solidarietà, dell’equità sociale e della presa in carico dei bisogni reali della collettività”.
Il sacerdote ha parlato della sua attività nel sociale, svolta “non con senso di donazione o sacrificio, ma semplicemente perché si ha una vita sola e allora tanto vale fare qualcosa”, e anche delle difficoltà che hanno accompagnato la sua vocazione. “Ho incontrato Dio molto tardi, quando ero già sacerdote, perché di Dio, in 11 anni di seminario e 5 di Università cattolica, non mi aveva mai parlato nessuno” ha detto. ”Dio l’ho incontrato a Firenze, in una libreria, leggendo il compendio della Summa teologica di San Tommaso, quando Tommaso scrive che l’amore per il prossimo e l’amore per Dio sono lo stesso comandamento”. Poi ha chiuso la sua lectio doctoralis con un invito a “non perdere la virtù” ed avere sempre “comprensione, cortesia, gratuità, perdono, maternità, aiuto economico. La povertà più grande – ha spiegato – è non avere a disposizione il proprio tempo”. Mons. Albanesi è presidente della Comunità di Capodarco di Fermo e di Mondo minore, Solaria, L’arcobaleno. Già cappellano del Papa nel 1994, attualmente è membro del Collegio dei Consultori, del Consiglio episcopale, del Consiglio presbiterale della Diocesi di Fermo.

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