A CIVITANOVA SI OSTENTA LA CULTURA-SPETTACOLO COME UNA MEDAGLIA, MA DA DUE ANNI SI TAGLIANO I FONDI ALLA BIBLIOTECA

volantino-biblioteca-1_01In questi giorni a Civitanova si fa un gran parlare di cultura. Con Poposophia, sono tanti i personaggi che arrivano in città per prendere parte ai diversi appuntamenti in programma. E così i Giovani Democratici civitanovesi hanno pensato bene, in occasione del convegno di apertura al Miramare, di sensibilizzare gli intervenuti distribuendo dei volantini sui tagli alla biblioteca effettuati dall’amministrazione comunale. I giovani però sono stati bloccati nel volantinaggio in quanto non vi era stata un’autorizzazione preventiva. Questo però non ha impedito loro di porre l’accento su un argomento così importante come il servizio offerto alla comunità dalla biblioteca e di organizzare altri volantinaggi soprattutto tra i tanti giovani che frequentano la biblioteca . “Ostentare la cultura come una medaglia e poi non valorizzare la Biblioteca comunale e tagliarne addirittura i finanziamenti -si legge nel volantino-, significa non aver capito la funzione e l’importanza di un luogo dove la comunità civitanovese, i giovani soprattutto -e ne sono davvero tanti-, si incontrano, condividono idee e partecipano alla costruzione e conservazione del nostro patrimonio culturale. Deve essere stato questo deficit di comprensione a spingere l’amministrazione comunale a tagliare radicalmente, sia nel 2010 che nel bilancio 2011, le risorse destinate alle attività della Biblioteca Zavatti. Un atto che colpisce per la sua miopia, legato alla stretta logica economica di una giunta che non si preoccupa di tutelare e difendere un luogo che si è fatto carico in questi anni, con le tante iniziative che ha ospitato e finanziato, della crescita sociale e culturale della città in tutte le sue espressioni. Il centro destra non ha esitato a sacrificare questo mondo. Coraggiosa e appassionata è stata la lettera aperta scritta dal presidente del Consiglio di Biblioteca all’amministrazione perché rivedesse una politica dei tagli (30 mila euro nel 2011) che mettono a rischio l’esistenza stessa dell’istituzione. Un appello accorato, di chi, appartenendo alla stessa area politica del sindaco Mobili e dell’assessore alle finanze Morresi, rimasto inascoltato, ha svelato il ‘pensiero’ di un centro destra civitanovese che, in questi mesi, ha saputo solo parlare di cultura concentrandosi sugli spettacoli e bocciando l’emendamento che ripristinava i finanzianti del 2010. Si rinuncia così alle esperienze della Biblioteca, trasformando la cultura in terreno e teatro politico su cui giocarsi visibilità e propaganda. Ma, una città e una amministrazione moderne, devono saper coniugare l’investimento sui grandi eventi alla difesa delle istituzioni, associazioni, che producono cultura e che sono radicate capillarmente sul nostro territorio. Le Biblioteche hanno bisogno di visibilità, alleanze, risorse finanziarie e competenze. E la difesa di questi luoghi deve essere una responsabilità di tutti perché investire nell’attività di una Biblioteca significa investire in un servizio essenziale, in un bene primario e collettivo che non può essere sacrificato per una visione miope della cultura intendendola soltanto come cultura-spettacolo.”

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