L’ultimo atto del Mobili sindaco è l’incasso della liquidazione. Se ne è andato percependo una indennità di fine mandato pari a 9.666 euro. Lo prevede la legge che quantifica anche l’ammontare dell’importo e lo commisura in una mensilità per ciascun anno del mandato, e quello di Massimo Mobili è durato dal 27 maggio del 2007 al 21 maggio del 2012. La somma è stata imputata nel bilancio di quest’anno. Dunque, fin qui, niente di strano. Se non fosse che esponenti del centro destra civitanovese, solitamente attivi sulla stampa e sul web nel ruolo di censori verso politici che percepiscono indennità e vitalizi, così attenti nel ruolo di controllori, su quanto accade in casa loro sono invece più distratti. Non una parola hanno detto quando nel marzo del 2011 Mobili, novello pensionato e con un reddito imponibile dichiarato nel 2010 di 114.157 euro, non ha rinunciato a farsi raddoppiare l’indennità di sindaco, portandola a 3.114 euro al mese. E zitti stanno anche adesso. Vogliono sempre accreditarsi come ‘prestati’ alla politica, fanno le battaglie contro i vitalizi e le indennità. A parole. Nei fatti, invece, passano sempre all’incasso e non rinunciano mai una volta ad un solo euro.
