1° APRILE…ATTENTI ALLE BURLE

Una volta il 1° aprile era davvero un giorno pieno di scherzi e sorprese che deliziavano non solo i più piccoli. Era il classico giorno dedicato al “Pesce d’aprile” e i ragazzi di qualche decennio fa, quando i grembiulini della scuola erano neri, si munivano proprio di un piccolo pezzo di stoffa, modellato con la forma di un pesce, diciamo una sorta di sogliola, e utilizzando qualche frammento di gesso che era possibile trovare accanto alla lavagna, lo strofinavano ben bene con quella polvere bianca e poi, nascosto nella mano aperta, lo posavano nel retro del grembiulino del malcapitato, che non si accorgeva di nulla, e tutto si risolveva con una bella risata.
1° aprile anche per prendere in giro qualche sprovveduto che veniva invitato a guardare in una certa direzione, dove non c’era nulla, oppure, soprattutto nelle botteghe dei calzolai, inviato a richiedere a un artigiano vicino un attrezzo particolare, praticamente inesistente.
C’erano però delle esagerazioni e riguardavano più che altro le richieste telefoniche di urgenza più che altro di vigili del fuoco e in qualche occasione lo scherzo riusciva proprio per cui l’autobotte giungeva tutta fischiante in qualche luogo dove non c’era la minima traccia di fiamme.
Si racconta ancora lo scherzo che il simpatico e straordinario Nilo, il giornalaio dell’edicola della piazza, fece a un lettore al quale consegnò il solito quotidiano di “destra” del quale c’era solo la testata, accuratamente incollata su un quotidiano di “sinistra”. Figurarsi lo stupore di quel lettore, al quale sicuramente il giornalaio avrà sicuramente dato poi il giornale per il quale aveva speso quei pochi soldi.
Simpatico e divertente “Pesce d’aprile”, che forse non esisti più, ma è meglio stare guardinghi e diffidare, come, del resto, si dovrebbe fare sempre.

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