All’alba del 7 giugno scorso un romeno di 36 anni abusò sessualmente di una connazionale conosciuta poco prima, lungo la scalinata che porta alla spiaggia del Passetto di Ancona. Il gup lo ha condannato in abbreviato alla pena di cinque anni di reclusione. La difesa aveva sostenuto, in base al referto medico, che non ci sarebbe stato alcuno stupro, e che i due avevano solo litigato perché lei non voleva restituire all’uomo le chiavi della moto. Diversa la ricostruzione dell’accusa, secondo cui il romeno avrebbe colpito la donna con un pugno al volto, l’avrebbe afferrata per i capelli e trascinata lungo la prima rampa della scalinata, spingendola poi verso una siepe dove l’avrebbe violentata. In quel frangente un passante sentì delle urla e diede l’allarme. La giovane venne soccorsa da un’ambulanza e la polizia arrestò subito l’imputato. I difensori ricorrerano in appello.