VARIANTE PER IL CENTRO AUTISMO, GIOVEDÌ IL VOTO IN CONSIGLIO. L’AMMINISTRAZIONE: AVANTI CON IL PROGETTO DEL PAOLO RICCI

Giovedì approderà in Consiglio comunale la variante urbanistica per la realizzazione del centro diurno per l’autismo in via Fonte San Pietro. L’intervento riguarda un’area attualmente agricola di proprietà dell’IRCR Paolo Ricci, per la quale è stata richiesta la modifica del Piano regolatore nel gennaio 2021, con l’obiettivo di trasformarla in zona a destinazione socio-sanitaria.
Il progetto, fortemente atteso dalle famiglie, ha visto negli ultimi mesi il riaccendersi del dibattito politico. In particolare, una proposta alternativa è stata avanzata da Fratelli d’Italia, che ha ipotizzato di realizzare il centro grazie a un intervento dell’imprenditore Luigi Lucentini, collegato alla lottizzazione ex Cecchetti. In questa proposta, la costruzione dell’opera avverrebbe in sostituzione del tunnel previsto nella convenzione urbanistica, che non è mai stato realizzato, con la possibilità di donare poi la struttura alla città.
L’assessore ai lavori pubblici Ermanno Carassai ha ribadito che la priorità dell’amministrazione è approvare la variante urbanistica legata al progetto del Paolo Ricci, sottolineando che questa operazione non esclude eventuali confronti con i privati. Tuttavia, qualsiasi ipotesi alternativa deve garantire un vantaggio concreto per la collettività e partire da una definizione chiara della somma che Lucentini è tenuto a versare al Comune per la mancata realizzazione del sottopasso previsto nella convenzione.
L’amministrazione ha già incontrato le famiglie nelle scorse settimane, raccogliendo le istanze e le aspettative legate a un progetto che, nella sua configurazione, prevede una superficie utile lorda di 6.000 metri quadrati. La struttura sarà destinata a servizi polifunzionali, in grado di accogliere non solo l’utenza civitanovese ma anche quella del comprensorio territoriale.
Carassai ha inoltre evidenziato che la proposta alternativa promossa da Fratelli d’Italia richiederebbe comunque una nuova variante urbanistica e non garantirebbe tempi più brevi, come sostenuto da alcuni. Ha anche ricordato che la giunta ha sempre considerato le proposte dei privati, purché in condizioni paritarie e nel rispetto dell’interesse pubblico. In passato, infatti, altre varianti presentate da soggetti privati sono state respinte in aula proprio per la mancanza di utilità collettiva riconosciuta.
Giovedì in aula saranno presenti anche le famiglie, che da tempo aspettano una svolta concreta. La discussione consiliare rappresenterà un passaggio chiave, in cui le varie forze politiche saranno chiamate ad assumersi la responsabilità di una scelta che ha un forte valore sociale per la città.

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