I Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche continuano a pattugliare assiduamente il territorio costiero nei luoghi più sensibili e, durante la notte, hanno eseguito controlli a Porto Recanati, nei pressi dell’Hotel House, e a Civitanova Marche, lungo la statale 16. Ai piedi del palazzone multietnico la pattuglia del radiomobile civitanovese stava controllando i veicoli in transito. Erano le 23 quando, alla vista delle divise dell’Arma, un’auto improvvisamente si immetteva nell’area di parcheggio e il conducente si dava alle gambe. Nonostante il buio della notte i due militari impegnati nei controlli non trascuravano quella strana situazione e subito raggiungevano quel parcheggio dove rinvenivano una vettura con all’interno una bicicletta. Già a primo sguardo quella bici appariva davvero particolare. I carabinieri comprendevano che doveva essere piuttosto preziosa perché era visibilmente realizzata con materiali di pregio, probabilmente artigianalmente, ed era curiosamente piegabile in più parti, per essere facilmente trasportata in bagagliaio. E proprio nel bagagliaio era riuscita ad infilarla quell’uomo che si era dileguato nei corridoi dell’house. Proprio mentre i carabinieri del radiomobile approfondivano i controlli con le banche dati, attraverso la centrale operativa della Compagnia di Civitanova, quell’operatore di turno del 112 (numero unico europeo di emergenza) stava raccogliendo la segnalazione di furto della bici da parte del proprietario. Un porto recanatese appassionato di ciclismo, appariva subito crucciato perché a quella bici ci teneva davvero molto. Spiegava che gliela avevano sottratta “sotto agli occhi”, mentre si era fermato a prendere un caffè. La buona notizia non tardava a venire. Il militare dell’Arma in centrale rassicurava il denunciante che quella bicicletta, a cui ci teneva tanto, sarebbe stata certamente ritrovata anzi, gli anticipava che, proprio mentre era in linea con lui, erano in corso accertamenti su un velocipede che la pattuglia del radiomobile stava rinvenendo nei pressi dell’House. Indescrivibile la gioia che provava l’uomo che, dopo pochi minuti, poteva rivedere la sua bici che i carabinieri del radiomobile gli avevano recuperato. Un abbraccio ed un ringraziamento alla pattuglia dell’Arma per il tempismo e per l’efficienza, avendogli recuperato la “sua bici”, realizzata effettivamente con le sue mani, ivi compreso l’artifizio che la rendeva piegabile e trasportabile. Ma i carabinieri di Civitanova e la pattuglia della Stazione di Porto Recanati non si arrendevano alla restituzione del mal tolto. Rimaneva da individuare il presunto autore del furto. Nella notte avviavano controlli fra alcuni dei 500 appartamenti del condominio porto recanatese e, dopo alcuni riscontri, identificavano l’autore. Un magrebino, lo stesso che aveva deviato con l’auto alla vista della pattuglia e che aveva agito dinanzi al bar dove era parcheggiata la bici, è stato deferito per furto aggravato.