UN RAPTUS ALLA BASE DELL’UXORICIDIO ACCADUTO A FANO

Un raptus, un’aggressione improvvisa e micidiale e per una donna albanese di 32 anni, madre di quattro figli, non c’é stato scampo. A uccidere la donna  il marito quarantenne, nessun precedente, un lavoro come muratore, accecato dalla gelosia come lui stesso ha ammesso quando è andato a costituirsi in Commissariato.  E’ avvenuto  a Fano, in via Goldoni, nella casa dove la coppia viveva con due figlie di 12 e 15 anni, mentre altri due figli sono rimasti in Albania.  Fortunatamente, le due ragazzine non si trovavano in casa quando l’uomo si è scagliato contro la moglie trafiggendola di coltellate e mirando all’addome. Secondo quanto ha potuto ricostruire la polizia, l’uomo era assillato da fantasmi di tradimenti da parte della donna, anche se fino ad oggi sembra che non avesse manifestato atteggiamenti violenti. Su di lui, ora, pende l’accusa di omicidio volontario, aggravato dal legame di parentela. Da Fano é stato trasferito in questura a Pesaro  e poi portato nel carcere di Villa Fastiggi.

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