Un barboncino un po’ curioso e vivace, ha pensato di allontanarsi da solo dalla sua casa, che si trova nelle adiacenze del centro, e ha pensato di raggiungere corso Umberto I, dove si messo a gironzolare nel marciapiede lato mare. Qualcuno l’ha notato in quanto era strano che si muovesse da solo: aveva al collo una sorta di fiocchetto rosso e una targhetta. Si vedeva che era un po’ in difficoltà, fin quando, dopo aver attraversato indenne via Duca degli Abruzzi, una signora, che aveva un cane al guinzaglio, ha ritenuto di avvicinarsi a lui e a prenderlo in braccio, con un po’ di gelosia della sua cagnolina, Barbie. Il cagnolino è rimasto buono fra le braccia della donna. Nella targhetta c’era diligentemente scritto il nome del barboncino, Leon, e un numero di telefono, quello ovviamente dei suoi padroni (brutta parola, ma non ne trovo un’altra).Alla chiamata ha risposta una donna: “Signora, – le è stato comunicato – il suo Leon è lungo il Corso Umberto I, nei pressi dell’erboristeria Giordano, in braccio a una signora”. Con una certa sollecitudine la padrona è giunta e dopo un piccolo rimprovero al suo Leon, se ne sono andati via insieme, questa volta con il protagonista della scappatella al guinzaglio.
Una storia di poca importanza, certamente, ma che dimostra l’accortezza che la padrona di Leon ha avuto nel mettere al collo del suo cane una targhetta con il numero di telefono. Forse, lo avrà fatto ritenendo che Leon è un cane che ogni tanto se ne va per i fatti suoi. Storia, in sé, anche un po’ sciocca, ma la bellezza del gesto della donna è stato di lezione per tanti.(v.d.s.)
