TUTTO PRONTO PER RIACCENDERE I RIFLETTORI ALLO SFERISTERIO DI MACERATA

Tutto pronto per riaccendere finalmente i riflettori sull’incantevole palcoscenico di uno dei teatri più belli d’Europa: lo Sferisterio di Macerata.
Sono trascorsi esattamente cento anni da quando il Conte Pier Alberto Conti mosso dal suo amore per il soprano Francisca Soloni porta il melodrama allo sferisterio inaugurando la prima stagione lirica nell ‘arena maceratese proprio con l’Aida di Giuseppe Verdi. L’evento è destinato a diventare presto il prestigioso appuntamento dell’ anno oggi conosciuto in tutta Europa come ‘Macerata Festival Opera’ in un teatro, lo Sferisterio appunto, che inizialmente era stato destinato al gioco del bracciale e del calcio.
Si parte quest’estate con l’appuntamento del 23 luglio con l’opera Verdiana e con le repliche previste domenica 1 agosto, sabato 7 e giovedì 12 agosto.
Cento anni dalla prima lirica allo sferisterio, 150 anni dal suo debutto al Cairo l ‘Opera Verdiana.
L’Aida diretta dal maestro Francesco Lanzillotta con la regia di Valentina Cabasco tra canti e musiche d’orchestra, danze, costumi e scenografia esotiche propone sul palco tutto il melodramma di un amore proibito tra Aida e Radames ma anche temi importanti e immortali come la fratellanza tra i popoli ed il confronto tra culture diverse. L’AIDA si inserisce all’interno del Macerata Opera Festival realizzata dall’associazione Arena Sferisterio con il patrocinio del Comune di Macerata, della Provincia, della Regione Marche e del Ministero della Cultura.
Proprio in questi giorni sono riemerse le proteste dei lavoratori del mondo dello spettacolo spettacolo e dell,’ arte rimasti fermi per molto tempo a causa delle restrizioni anti – covid.
Proprio in questi giorni un altro grande maestro Riccardo Muti ha sottolineato l’importanza della urgente ripartenza della cultura perché “se togliamo ai nostri figli la possibilità di avvicinarsi all’arte, alla poesia, alla bellezza, in una sola parola alla cultura siamo destinati ad un futuro di gente superficiale e pericolosa”.
Uno spunto di riflessione per tutti dunque e anche per la politica perché la cultura é indispensabile ad educare i più giovani ed educare é indispensabile per creare una società ed un futuro migliore soprattutto dopo un periodo così complicato e difficile come quello della pandemia.
Occorre dunque “difendere il settore della cultura che non esiste per dare profitto ma per parlare direttamente alla gente perché la cultura malgrado l’imbarbarimento della nostra società continua ad essere l’anima del popolo”.
Speriamo che l’Aida sia il preludio al ritorno della bellezza e del risveglio culturale che è indispensabile ed essenziale per ritornare a vivere.
A. Sglavo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *