“Civitanova, città di cultura? Non sempre. Bisogna essere fortunati ad indovinare il giorno. Mentre dalle pagine dei giornali si fa un gran parlare di turismo e di accoglienza, succede che alcune persone giunte a Civitanova Alta speranzose di poter visitare la Pinacoteca Moretti nei giorni di festa si sono ritrovate davanti un portone chiuso. Nessuna informazione, nessun orario, nessun biglietto”. La questione viene sollevata da Alessandra Boscolo dei Giovani Democratici che in una nota stampa prosegue “la Pinacoteca è chiusa da quest’estate. Era servita come contenitore per le mostre di Popsophia e da allora, senza un perché, la Pinacoteca è chiusa (ma i quadri stanno al loro posto?). Finito lo spettacolo tutto il resto è inutile. Nessuno sa nulla. Non c’è una seria politica culturale, quella fatta di impegno quotidiano e allora si può chiudere la Pinacoteca per sei mesi tanto nessuno deve rendere conto. Non si è pensato di aprirla neanche per le festività natalizie che sono il momento più idoneo, nel periodo invernale, per un turismo culturale. Il primo gennaio in Italia si tengono i musei e le pinacoteche aperte ma, a Civitanova, rimangono chiuse nell’indifferenza di una amministrazione comunale attenta solo allo spettacolo. E che all’ingresso manchi qualsiasi tipo di informazione in merito è molto grave, una mancanza di rispetto nei confronti di chi visita la nostra città. Insomma mentre si ostentano dati sulle partecipazioni agli spettacoli, si professa una vocazione turistica del nostro territorio, che c’è ed è molto forte potenzialmente, ci si è persi in un bicchier d’acqua. Il senso complessivo di trascuratezza che ne fuoriesce è per di più confermato dalla permanenza ingiustificata dei cartelloni estivi di lungo corso Annibal Caro. La città e i civitanovesi si meritano una cura diversa per divenire una città veramente ospitale”.
