“TROPPO FACILE VOMITARE PAROLE NEI SOCIAL NETWORK”

Come sempre accade in ogni cosa c’è chi la condivide e chi la condanna. È anche nel caso della mamma che a Lavagna si è rivolta alla Guardia di Finanza per chiedere di intervenire per aiutare il figlio che si stava “perdendo” è che poi si è suicidato ha scatenato tantissimi commenti.
Molti anche di condanna nei confronti della mamma. A questo proposito riportiamo un post del dottor Gianni Giuli, psichiatra di Macerata, che sul suo profilo Facebook scrive:

“Non posso nn rispondere ai tanti assurdi post che si permettono di condannare la madre del ragazzo che si é gettato dalla finestra. Ho ascoltato il coraggio e il dolore di questa donna quando ha parlato in chiesa davanti alla bara del figlio. Sono anni che lotto insieme alle famiglie quando i ragazzi cadono nell’inganno delle droghe. Si inganno, perché l’impatto delle sostanze e anche della cannabis sul cervello di un adolescente è devastante. Le conseguenze sono molte, ma una di esse è sicuramente l’incapacità di affrontare le frustrazioni , le sconfitte, perché la droga abitua il cervello all’anestesia psicologica. La neurobiologia cambia, non c’è più la capacità attentiva e la capacità di acquisire nuove informazioni. Tanto che una delle prime conseguenze dell’uso di cannabis è il calo del rendimento scolastico. Ora nn sta a nessuno di noi esprimere giudizi sui genitori che si trovano difronte a questo dramma. Forse, e lo dico in maniera provocatoria , la cosa migliore è far finta di nulla come fa questa società. Normalizzare l’uso di cannabis ? Una droga profondamente cambiata negli anni, la modificazione genetica ha costruito una pianta con un contenuto di Thc (il principio attivo) che può arrivare fino al 50%, quando prima era 4-5% . Liberalizzarla? Guardate che libera non significa innocua !!! Ora come ci si può permettere di non rispettare il dolore di questi genitori , come ci si può permettere di non rispettare questo dramma, chi siamo noi per sapere quali comportamenti devono avere un padre e una madre … Se nn si deve giudicare chi usa , nn si può giudicare chi cerca di non farti usare , sia esso un genitore, un’educatore , uno psicologo o un medico. Silenzio per favore … . Questi due genitori hanno agito per amore, nn per vantaggio economico come fa chi vende la droga. Ragazzi fidatevi di chi vi ama e di chi vuole promuovere la vostra salute. Lo dico per tutti quelli che possono uscire dall’uso , riuscendo in questo modo a vivere una vita di interessi, di passione .E lo dico anche per accendere i riflettori sui tanti giovani che si impegnano per il loro futuro, basta dire che tutti si drogano perché nn è così , si vuole far passare questa idea per normalizzare il comportamento. Vorrei invece essere vicino a questa mamma e a questo papà, è troppo facile vomitare parole nei social network , vivere il mondo reale è sicuramente più difficile e ci vuole coraggio .!!!

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