TROPPI ABUSI SUI MINORI, “SERVE PIU’ PREVENZIONE”

minoreSono circa quaranta, tra operatori e specialisti, i soggetti che hanno portato alla definizione del documento che Samuele Animali, Ombudsman e Garante per l’infanzia e l’adolescenza delle Marche, ha presentato oggi (27 gennaio) alla stampa. Il documento rappresenta di fatto le linee di lavoro che si dovranno concretizzare per risolvere il triste fenomeno del maltrattamento ed abuso dei minori nella regione.
Il Presidente dell’Assemblea legislativa, Raffaele Bucciarelli, portando il suo saluto, ha tenuto a ringraziare il Difensore civico per il lavoro svolto al fine di risolvere un problema: “che molto spesso viene dalla stessa società nascosto. Un’ incognita dalla quale occorre togliere ogni possibile diffidenza costruendo una forte collaborazione tra pubblico e privato, mettendo in campo persone preparate e motivate.”
La relazione, che verrà ora presentata al Consiglio regionale, evidenzia una carenza enorme di dati perché mancano nel territorio strutture adeguate a rivelare gli abusi che divengono palesi solo nel momento ultimo, cioè in fase giudiziale. Da qui emerge chiaramente che vi è la necessità di un monitoraggio sulla casistica dei minori maltrattati e abusati e di una’analisi critica sulla struttura della rete dei servizi, Serve poi una maggiore formazione degli operatori e dei medici impegnati nei casi di maltrattamento. Una integrazione tra sociale e sanitario e tra sociale e pubblico con la elaborazione di linee guida regionali in grado di definire precisi percorsi per competenze. Samuele Animali nel corso della conferenza stampa, alla quale è intervenuta anche il Consigliere regionale Franca Romagnoli, ha presentato precise proposte operative per giungere ad uno studio epidemiologico regionale con l’ausilio di pediatri, operatori socio-sanitari dei consultori Asur, dei servizi Umee, degli ospedali pediatrici, dei reparti di pronto soccorso, di tutti gli operatori delle comunità educative e terapeutiche per minori. Dallo studio potrà poi scaturire una banca dati regionale che, nel rispetto della privacy, rappresenti un monitoraggio permanente dei casi accertati. Il documento evidenzia anche la necessità di costituire equipe specialistiche locali per la presa a carico delle vittime e degli abusanti.
Nel concludere la sua relazione Samuele Animali ha sottolineato l’esigenza di un: “lavoro di rete tra i diversi soggetti che entrano in gioco nella questione, famiglie, comunità, servizi che si occupano dei minori e servizi che si occupano delle famiglie, medici, tutori, avvocati, giudici, politici….bambini.”