TRENI: FERMATE SOPPRESSE A CIVITANOVA, SCIAPICHETTI SOLLECITA L’INTERVENTO DELLA REGIONE

treno_trenitalia_00Iniziative decise nei confronti di Trenitalia per il ripristino delle fermate soppresse a Civitanova Marche e per la rivitalizzazione dell’intera tratta Civitanova-Fabriano, anche in vista degli importanti eventi estivi, come la Stagione lirica, che ogni anno richiamano in provincia di Macerata migliaia di turisti, dall’Italia e dall’estero.
Le auspica Angelo Sciapichetti che ha presentato una mozione in Consiglio regionale. Nell’atto l’esponente del Pd impegna la Giunta ad “intraprendere tutte le azioni urgenti e necessarie per garantire all’utenza una adeguata mobilità”, proponendo nel contempo l’attivazione di un tavolo istituzionale fra Regione Marche, Trenitalia e Province “che riaffermi un trasporto ferroviario efficiente e congruo alle richieste dei cittadini e delle imprese, specialmente quelle manifatturiere del territorio”.
Il tavolo avrà il compito di individuare le soluzioni per giungere in tempi rapidi ad un riequilibrio dell’offerta del trasporto su rotaia che, negli anni, specie in provincia di Macerata, ha visto una progressiva diminuzione anche in termini di qualità, con riflessi negativi non soltanto sui flussi di traffico merci e passeggeri, in particolare a lunga percorrenza, ma anche sulla competitività delle aree, sull’occupazione e sul turismo.
La soppressione, per i treni ad alta velocità, della fermata di Civitanova Marche è soltanto un esempio: costringe i maceratesi a recarsi in auto ad Ancona, isolando di fatto un’intera provincia che resta tagliata fuori dai collegamenti diurni e notturni col Nord e col Sud della dorsale adriatica.
“Oltre ai tagli alle corse e alle fermate – sottolinea Sciapichetti – i viaggiatori della tratta Civitanova-Fabriano, decisiva per i collegamenti con Roma, l’entroterra e la costa, si trovano di fronte a costanti modifiche degli orari, ritardi, disagi dovuti alla mancanza di punti vendita di biglietti. Molti di loro, fra l’altro, sono pendolari, spesso disagiati e privi di propri mezzi di trasporto, ad esempio gli studenti o gli anziani”.
Un controsenso per il consigliere regionale, che ricorda come il contratto stipulato tra la Regione Marche e Trenitalia per gli anni 2009-2014 impegni quest’ultima a “migliorare i livelli di qualità del servizio di trasporto offerto, ricercando la massima soddisfazione delle esigenze e dei bisogni della clientela”, nonché ad “individuare necessari adeguamenti degli standard qualitativi di erogazione del servizio rispetto alla domanda”.

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