TRA CHI PLAUDE E CHI SI INDIGNA, LA SCELTA DI CORVATTA DI ACCOGLIERE UN FAMIGLIA ROM A CASA SUA CONTINUA A FAR DISCUTERE

corvatta_tommaso-2190Avrà pensato: “a casa mia, dopo averne parlato con la mia famiglia, posso fare ciò che voglio”…e invece no. E così Tommaso Corvatta si è ritrovato catapultato su facebook e poi sui giornali dove la notizia di aver dato ospitalità a casa propria ad una famiglia rom mentre lui era fuori con la moglie, ha sorpreso, è stata plaudita ed ha indignato. Reazioni contrastanti. “Debbo rispondere alla mia coscienza che mi impedisce di lasciare per strada al freddo un gruppo che ha grossi problemi di salute” è il commento del Sindaco in vacanza in Trentino al consigliere di opposizione Fabrizio Ciarapica, che lo accusava di aver messo a “disposizione la propria abitazione probabilmente senza nemmeno avvisare le autorità competenti, pensando bene di risolvere la questione dell’alloggio per i nomadi, dopo il rifiuto degli stessi di pernottare a spese del Comune e quindi dei cittadini, presso un’area attrezzata di un paese limitrofo”. Corvatta però non ci sta a questo gioco e scrive “E’ ridicolo adesso che Ciarapica mi accusi di incapacità a dare risposte istituzionali  quando loro non l’hanno fatto per anni e addirittura sul gruppo di Rom in oggetto non era nemmeno stato aperto un fascicolo da parte dei servizi da egli guidati, lui non era stato in grado, in un lustro, nemmeno di fare questo. Purtroppo non riesce nemmeno a distinguere l’attività istituzionale da quella del privato cittadino”. Solidarietà a Corvatta arriva dal Gruppo EveryOne e da Cittadinanza Attiva che in una nota precisano: “La famiglia Ciuraru, che si è rifugiata a Civitanova dopo aver sofferto una grave persecuzione a Pesaro, caratterizzata da continui sgomberi dalle misere baracche che di volta in volta costruiva per sopravvivere, entrerà presto in una roulotte acquistata da Cittadinanza Attiva. Tuttavia, è necessaria una risposta umanitaria da parte delle istituzioni ed è vitale la vigilanza su un clima ostile e pericoloso da parte del Difensore Civico della Regione Marche, che si è dimostrato particolarmente sensibile verso questa situazione di intolleranza che sconfina spesso nella persecuzione”.

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