LETTERA APERTA DI GRAZIANO CICCARELLI SUL TESTAMENTO BIOLOGICO: SI RISPETTI LA VOLONTA’ DELLA PERSONA

testamento-biologico1-1Di Graziano Ciccarelli

In parlamento riprende la discussione sul Disegno Di Legge sul testamento biologico. Ancora una volta il clima politico è tale per cui c’è il rischio fondato che il dibattito parlamentare riduca la questione a mera contrapposizione di schieramenti, che prevalgano posizioni strumentali.
Ciascuno dovrebbe porsi innanzitutto il problema del rispetto altrui.
È chiaro che – per me che vivo un esperienza di alimentazione parenterale in follow up oncologico – la questione assume una valenza di assoluto rilievo pratico. Non è una mera disquisizione filosofica, etica, morale, tantomeno politica. Non ho mai smesso di lottare per la vita, per me stesso, per i miei figli, per ciò in cui credo. Ma non vorrei un giorno trovarmi ad essere sottoposto a trattamenti sanitari senza alcuna possibilità di guarigione di fronte all’irreversibilità della malattia. Trattamenti come l’idratazione e l’alimentazione forzata sono indispensabili per la vita, ma a volte utili solo a procrastinare dolore, sofferenze, a svilire la dignità e la coscienza e la consapevolezza di sè. C’è chi crede che perdere dignità, coscienza e consapevolezza di sè non sia propriamente “vita”.
Nel DDL che arriverà in parlamento idratazione e nutrizione artificiali sono obbligatorie e, inoltre, rischiano di non essere vincolanti le anticipate dichiarazioni di trattamento volte ad impedire l’accanimento terapeutico. Se la libertà alla cura è un diritto fondamentale della persona a tutela della sua dignità, spero che nessuna legge possa violare i limiti imposti dal rispetto della persona.
Spero invece che una legge sblocchi in Italia la ricerca e la sperimentazione sulle staminali e sulle malattie rare come la Sindrome di Lynch.

Graziano Ciccarelli

Da oltre 15 anni lotta contro il cancro per una malattia genetica, una rara forma di poliposi conosciuta in sigla come HNPCC ovvero “Sindrome di Lynch”. Dopo diversi interventi chirurgici nella primavera 2009 è stato sottoposto a proctocolectomia totale e da allora è costretto a vivere in regime di nutrizione artificiale per via parenterale e per questo è  attaccato ad una pompa per dodici – quattordici ore a giorno che gli  mi infonde direttamente attraverso il sistema venoso centrale i principi nutritivi essenziali (alimentazione e idratazione)

 

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