TERZO GIORNO DI CARCERE PER PAROLISI. IL CAPORALMAGGIORE HA CHIESTO CARTA E PENNA PER PRENDERE APPUNTI

Al terzo giorno di carcere, in isolamento, Salvatore Parolisi ha chiesto un quaderno e una penna per prendere appunti, dopo aver “puntigliosamente” contestato tutte le accuse che gli vengono mosse dalla Procura di Ascoli. Insomma, se qualcuno poteva pensare che sarebbe crollato, che fosse ormai pronto per una confessione dopo mesi di pressione e l’arresto, “si sbaglia di grosso”, dice uno dei
suoi legali, annunciando che il suo assistito “parlerà al Riesame”, una volta che gli atti sull’omicidio della
moglie, Melania Rea, passeranno per competenza territoriale da Ascoli a Teramo. Nell’interrogatorio di
garanzia, davanti al gip di Ascoli, Parolisi si è avvalso invece della facoltà di non rispondere. E mentre si
attendono nuovi sviluppi della vicenda, non è detto che il caporalmaggiore dell’esercito venga trasferito in un altro carcere. Potrebbe restare infatti a Marino del Tronto, dove il giudice ha già autorizzato colloqui con i fratelli e un cognato.

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