STRANGOLANO UNA CINESE, LA RUMENA LA SALVA E CHIEDE AIUTO AL 112

carabinieri_13Le urla della donna, cinese regolare in Italia, avevano attirato l’attenzione della vicina di casa, una romena che vive onestamente lavorando in un Bar nel maceratese. La stavano tentando di strangolare, tre connazionali entrati in casa con un pretesto, poiché aveva mosso resistenza alla rapina di denaro e svariati oggetti, del valore di 1.500 euro. Una reazione lucida, tempestiva ed eroica, quella che aveva la giovane romena che, cellulare in pugno col 112 della Compagnia Carabinieri di Civitanova, iniziava a raccontare all’operatore di turno quanto stava vedendo ed udendo dal suo terrazzino; ma non si ferma lì: non perdendo mai il contatto col brigadiere del 112, si lancia all’inseguimento a piedi dei tre rapinatori, raggiungendoli alla vicina stazione ferroviaria; cade la linea e, forte della sua corporatura, riesce addirittura ad acciuffarne un paio per la maglietta ma questi riescono a prendere spazio per la fuga. La richiama l’operatore del 112, che nel frattempo aveva inviato una gazzella del 112 della compagnia CC di Civitanova, e “insieme”riescono a tracciare l’itinerario di fuga per indicare, ai due carabinieri del radiomobile i possibili luoghi di rintraccio. In contemporanea l’autoradio informa la centrale che li aveva intercettati e bloccati.
I tre cinesi, di 25, 30 e 40 anni, tutti originari della stessa regione della malcapitata, erano venuti a Morrovalle ma non conoscevano personalmente la connazionale. L’avevano malmenata, per poi rapinarla ma la donna si era ribellata agli aguzzini ed aveva attirato l’attenzione dei vicini. Sono stati trovati in possesso di tutta la refurtiva che avevano con loro e sono accusati di concorso in rapina aggravata e lesioni personali. Nell’abitazione della rapinata veniva rinvenuto il filo di nylon che avevano utilizzato per il tentativo di strangolamento. Ma le lesioni, fortunatamente, sono state lievi (foto) e giudicate guaribili in 10 giorni dai sanitari dell’ospedale di Civitanova Marche. Uno straordinario atto di coraggio reso da parte di una donna che, forse per solidarietà femminile, non si volta dall’altro lato ma interviene personalmente; ma anche bell’esempio di sicurezza partecipata da parte di una romena che dialoga con l’Arma per far arrestare dei balordi.

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