TAGLIO DEL NASTRO PER MEGA, LA META GALLERY DI POPSOPHIA. L’ALTRO SGUARDO​ (IN 3D) IN MOSTRA

Varcare l’ingresso di una mostra senza muovere un passo. Entrare in un percorso museale come se fosse il pensiero di un artista. Questa l’esperienza sensoriale che MEGA consente allo spettatore. Ieri, al Lido Cluana tantissimo stupore per la novità presentata da Popsophia, con lo “svelamento” di MEGA, prima galleria modulare e per la mostra “Autres regards” con cui il festival vuole raccontare l’arte attraverso un “altro sguardo”.​ Un percorso museale a metà fra galleria d’arte contemporanea e mondo del gaming grazie a corridoi costruiti 3D, (e reali nello spazio del Lido Cluana per le giornate di apertura della mostra fino al 31 luglio) dove perdersi e lasciarsi avvincere dalla costruzione assieme al tutorial realizzato per i visitatori che muniti di visori a tre dimensioni possono effettuare l’esperienza museale rimanendo seduti.​ All’inaugurazione hanno preso parte autorità civili e militari: tra i presenti i consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Carlo Ciccioli, il sindaco Fabrizio Ciarapica, la presidente dei Teatri Francesca Peretti e dal mondo della cultura l’autrice Rai Maria Agostinelli.

La mostra propone 7 “stanze” corrispondenti ad altrettante opere famosissime di autori come Man Ray, Duchamp, Salvador Dalì, reinterpretate e raccontate con la logica dell’altro sguardo con cui anche Popsophia agli esordi ha osservato il mondo accademico, introducendo della filosofia “alta” contenuti appartenenti al mondo popolare dei media, dalle serie tv ai fumetti.

“Con Popsophia abbiamo tentato di fare una cosa ingiustificabile – afferma Hermas Ercoli, curatore della mostra -​ affiancare due opposti e in questo gioco, in questa tensione, la cultura popolare compromette la filosofia e la filosofia è condannata al carcere della realtà. L’appuntamento dunque vuole rappresentare un rovesciamento di punti di vista. E la storia dell’arte è costellata da artisti che hanno fatto la stessa operazione, saccheggiando da secoli di arte precedente e introducendo un altro punto di vista. Questa selezione che abbiamo effettuato parte dalla spirale, il simbolo di Popsophia, ma anche di quella forma d’arte primordiale che si ritrova nel Newgrange della contea di Meath in Irlanda e che tornano ipnotici nei Rotoreliefs di Marcel Duchamp e in forma video in quel capolavoro di cinema non sense che è stato Anemic Cinema”.

“Civitanova anche grazie a Popsophia continua a essere un laboratorio commerciale e culturale” – le parole di Pierpaolo Borroni.

“Civitanova ha nel suo nome il destino di novità, Civitas nova – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica – con Popsophia riusciamo a dar voce a questa vocazione. Popsophia rende comprensibile al pubblico nuove tecnologie e siamo orgogliosi di presentare un prodotto che è una grande novità di carattere nazionale”.

“Un progetto completamente nuovo nel panorama culturale italiano, fra metaverso e galleria. Se ne parla tantissimo – sottolinea Maria Agostinelli, autrice di Rai Cultura parlando di MEGA – la stessa parola metaverso arriva dalla cultura pop e nasce nel mondo cyber punk. Il metaverso può condurre ​ verso un varco dell’esperienza estetica e farci vedere in un modo nuovo l’opera d’arte”.

Tra le opere in esposizione nella interpretazione di Massimo Macellari anche Preghiera di Man Ray, Le Violon d’Ingres e In Voluptas mors di Salvador Dalì.

La mostra resterà aperta e visitabile per tutta la durata di Rocksophia che inizia domani con la giornata dedicata a Vasco Rossi. Oltre 40 anni di carriera, 34 album, più di 200 canzoni. Vasco Rossi cavalca la scena musicale da quasi mezzo secolo ininterrottamente. Un fenomeno unico nel suo genere che ha raccolto attorno a sé un popolo che supera le generazioni anagrafiche e parla di vita e di libertà. Il philoshow “Un senso” è un viaggio fra decenni, da Albachiara a inni generazionali come “Vita spericolata” . Lo spettacolo, ideato da Lucrezia Ercoli, assieme alle voci di​ Ilaria Gaspari e Leo Turrini,​ vuole raccontare la filosofia di Vasco Rossi la vita “al massimo” del Komandante del rock italiano. Alle 18.30 l’approfondimento col filosofo​ Alessandro Alfieri.

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