Desta non poca preoccupazione tra i cittadini la condizione dello stabile abbandonato a sé stesso nel quartiere San Marone, in pieno centro. Si può trovare di tutto lì, tra le vie Giusti e Manzoni, in prossimità della struttura fatiscente. Soprattutto vi circolano grosse pantegane tra le erbacce, è pieno di bisce, moscerini e zanzare che gravitano tra la sporcizia ed i calcinacci. Tutto potrebbe franare da un momento all’altro. La gente del posto non è la prima volta che pensa di risolvere la questione con polso duro. Sono già intervenuti più volte i vigili del fuoco, sono state rimosse le parti più pericolanti degli intonaci, è stata assestata anche la rete in plastica, che circonda l’edificio, ma per quanto ancora resterà lì quella risoluzione precaria, ancora nessuno lo sa. Certo non è in questo modo che si può garantire l’incolumità dei cittadini, che sono sempre più preoccupati e stanno seriamente pensando di passare addirittura per le vie legali. Pensano di costituire un comitato di quartiere, per cominciare ad alzare la voce, visto che fino ad ora non li ha sentiti nessuno. “Prima di passare per avvocati però – dicono – ci auguriamo che il Comune batta un colpo, dica qualcosa, si faccia sentire, ci dimostri che esiste!”. L’ultima petizione l’avevano inviata in Piazza XX settembre, 3 anni fa i sanmaronesi. Era il 2008 e prima ancora, diverse furono le segnalazioni che inviarono a Palazzo Sforza. “Nessuna risposta – dicono – il tempo delle trattative dunque, per noi finisce qui”.