STRISCE BLU. UN CITTADINO VA DALL’AVVOCATO E IL COMUNE METTE MANO AL PENNELLO

strisce-bluQuattro mila euro. Li paga senza batter ciglio e subito dopo si affida ad un avvocato e ne chiede venti mila di euro presentando poi il conto al Comune. Primo Serantoni, titolare della scuola guida civitanovese rivendica così, non solo i danni materiali ma anche quelli morali subiti per l’illecito. Il conto è salato, anzi è salatissimo. A pagarlo sarà il Comune di Civitanova Marche. Primo Serantoni ne è convinto e ci si farà con quei soldi una bella vacanza. “E’ una questione di principio” dice. Civitanova Marche dunque si troverà a sborsare cinque volte tanto la cifra intascata per le multe comminate al Serantoni, in quanto questi aveva parcheggiato sulle strisce blu? L’uomo, titolare della scuola guida sostiene che il comportamento del Comune è stato illegale, comminando sanzioni irregolari perché non conformi al codice della strada. In sostanza a Serantoni è stato intimato di versare a partire dal 2003 le quote per aver parcheggiato in centro, sulle strisce blu. Si tratta di “Zone non conformi al codice della strada” dice però il Primo Serantoni, dunque le strisce blu non avevano motivo di esserci. Una notizia del genere in questi giorni è balzata agli onori della cronaca nazionale, dopo che il programma Le Iene ha rivelato che nella stessa Milano le strisce blu sarebbero illegali. Tutto si spiega nell’interpretazione dell’Articolo 3, Comma 1, Numero 7 del Codice della strada. In poche righe il legislatore spiega cosa è la carreggiata: La parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli, composta da una o più corsie di marcia, pavimentata e delimitata da strisce di margine. Dunque le strisce di margine possono essere le stesse del parcheggio ed è con quelle che la carreggiata si autodelimita. Le strisce blu che ci stanno a fare? A Civitanova Marche il comandante della polizia municipale, Daniela Cammertoni tenta una spiegazione, affermando che le strisce blu apparse sono state realizzate per una maggiore chiarezza rispetto al concetto di carreggiata. Peccato che gli automobilisti la pensino diversamente e che altri cittadini, dopo Primo Serantoni, sono in fila per seguire l’esempio e chiedere i danni al Comune. Palazzo Sforza però tenta di tutelarsi e dispone di tracciare sulla carreggiata delle strade interessate dalla Zona Blu (Corso Umberto, Corso Vittorio Emanuele, Via Duca degli Abruzzi, Via Cecchetti ed i vialetti a nord ed a sud di Piazza XX Settembre) una striscia bianca, continua o tratteggiata, per delimitare la carreggiata.

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