“Il consigliere Giovanni Corallini ancora una volta non si smentisce e prosegue la sua attività politica a base di attacchi personali ed offesa alle istituzioni. Stavolta però credo abbia davvero superato il limite. Mi riserverò di rivalermi in sede civile su di lui per danni morali, perché ci sono esternazioni su cui è impossibile soprassedere. In particolare, contesta al sottoscritto di piegare l’attività amministrativa ad esigenze personali. Un’affermazione grave che non permetto a lui né a nessun altro, perché mai in 30 anni di attività politico-amministrativa mi sono comportato in questo modo. Questi attacchi, questi metodi, hanno avvelenato la politica civitanovese ed ormai lo stesso Corallini è isolato anche tra le file di minoranza.
Entrando nel merito della questione sollevata dal consigliere, le richieste che lui contesta non sono mie, ma dell’intero ufficio di presidenza, in cui siede autorevolmente un esponente della Federazione di centrodestra come Claudio Morresi, che non credo agisca a titolo personale.
E’ inoltre falso che vi sia alcuna divisione o maretta in maggioranza, poiché i capigruppo hanno condiviso sin dall’inizio la richiesta di cui mi sono fatto promotore.
Per quanto riguarda l’assegnazione di una persona per curare le attività dell’ufficio di presidenza del consiglio comunale, questa è prevista dal Tuel, testo unico enti locali, non è certo una mia invenzione. L’allestimento di una stanza per l’ufficio di presidenza non è un vezzo del presidente, che un suo ufficio ce l’ha già, ma è uno spazio di agibilità democratica per tutti.
Il fatto che Corallini liquidi il compito del consiglio comunale ad “attività tutto sommato ordinaria” è esemplificativo del suo senso delle istituzioni. Evidentemente considera l’aula che dovrebbe essere il fulcro della democrazia cittadina come un mero proscenio per i suoi insulti al sindaco ed all’amministrazione comunale.
Per finire, dato che il consigliere con le sue affermazioni fa credere che il consiglio comunale da me presieduto non stia lavorando, e che in passato se ne siano convocati “in numero ben maggiore”, alcune cifre. Dall’inizio del 2014 sono state convocate 12 sedute, una in più di quelle effettuate durante lo stesso arco temporale (nel 2009), nella precedente legislatura. Dall’inizio del mandato, quindi da giugno 2012, sono state convocate 38 sedute consiliari, contro le 32 nei primi due anni dell’amministrazione passata. Purtroppo per Corallini, i numeri hanno la testa dura e smentiscono le menzogne. Altra falsità è quella secondo cui non gli sarebbe pervenuta risposta alla richiesta di convocazione di un consiglio comunale, istanza di cui non v’è alcuna traccia.
Alla prossima riunione dell’ufficio di presidenza, convocata per domani, inviterò i due vicepresidenti ad una valutazione ed una eventuale presa di posizione in merito alle offese del consigliere Corallini.”
Da “IL RESTO DEL CARLINO”