Giulio Silenzi, Sara Giannini, Giorgio Palombini, Sergio Cognigni, Francesco Micucci, e Antonio Secchiari. A pochi giorni dalle Primarie del centrosinistra il Pd incontra la stampa. “Unire il centrosinistra andando anche oltre il modello Macerata, trovando una sintesi programmatica che vada dalla sinistra ai moderati. Solo così si creano le migliori condizioni per vincere le elezioni. E in tutto questo il Pd farà la sua parte”. Così il segretario Silenzi che ribadisce “siamo la forza più grande della coalizione, non autosufficienti, ma senza noi non si vince e nessuno può pensare di relegarci ad un ruolo marginale.” E la palla passa ora a Corvatta al quale spetta il compito e la responsabilità di allargare l’alleanza elettorale. Per Micucci, restano però alcuni nodi da chiarire come il pesante attacco personale che per mesi Favia ha rivolto a Silenzi. Corvatta dovrà essere il “garante per unire e allargare la coalizione. Improvvide alcune sue battute dopo la vittoria ma ora ci deve guidare la logica, la razionalità e la politica”. A chi si aspettava un Silenzi affranto non resta che la delusione. Il segretario è già al lavoro forte dei sono voti ricevuti che dice “sono voti veri e sento forte la fiducia che mi hanno dato. E poi non sono uno che scappa perché non ho raggiunto un obiettivo. Pochi voti di differenza non cancellano il grande consenso, vero, politico alla mia persona a quello che rappresento. Altro che capolinea!”. “Chi e’ stato sleale nel Pd se ne assume tutte la responsabilità” è quanto sostenuto dall’assessore provinciale Palombini
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