SI IMPICCA PER GIOCO, MORTE ASSURDA 14ENNE NEL MACERATESE

Un ragazzo sereno, gioioso, bravo a scuola, il visetto simpatico e gli occhi vivaci. Era davvero vispo Federico B., 14 anni (15 li avrebbe compiuti a luglio), che ieri è morto di una morte assurda nella sua casa di Tolentino impiccandosi per gioco. E’ la ricostruzione dei carabinieri, convinti, come i genitori del ragazzino, che si sia trattato di una pazzesca fatalità. Ieri pomeriggio Federico aveva fatto i compiti, poi si era connesso a internet e aveva fatto amicizia con due ragazze su Facebook. Queste le sue ultime ‘tracce’ nel mondo virtuale e
non. Perché poco dopo, verso le 17:30, si mette a giocare con i fratelli più piccoli: il secondogenito di 13 anni, gli altri due di 10 e 5, mentre la babysitter si occupa dell’ultimo nato, un bimbo di 2 anni. Federico propone una caccia al tesoro: gli altri, in base ad alcuni bigliettini che lui lascia in giro, lo devono trovare. E’ a questo punto che il suo destino si compie: decide di fare uno scherzo un po’ macabro ai fratelli. “Mi faccio trovare impiccato, così si prendono una bella paura”, pensa. Così si lega una sciarpa o un foulard della mamma al collo e assicura l’altro capo alla sponda più alta del letto a castello su cui dorme con il fratello di 13 anni. Non fa un vero e proprio nodo, ma una semplice legatura. Il tempo passa, i fratelli non arrivano; forse Federico, nell’eccitazione, si muove troppo, e il ‘cappio’ intorno al collo si fa sempre più stretto. Poi non riesce più a liberarsene, e muore strangolato. Quando i fratellini sono arrivati nella camera da letto ormai la tragedia si era cons umata e non c’era più nulla da fare. E’ subito accorsa la babysitter e poco dopo è arrivata anche la mamma Marina, avvertita telefonicamente. E’ stato chiamato il 118 e i sanitari hanno tentato inutilmente di rianimare il ragazzo. Nessuno pensa a un suicidio. Per la sera stessa, tra l’altro,
Federico aveva fissato un appuntamento con gli amici della parrocchia per organizzare la via Crucis. La famiglia è molto conosciuta a stimata a Tolentino. E’ legata alla comunità dei neo catecumenali e lo stesso quattordicenne partecipava attivamente alla vita della comunità. La madre, casalinga, insegna catechismo nella vicina parrocchia dei Cappuccini. Il padre Maurizio, è dipendente di una ditta di materiale elettrico a Macerata. Tutti descrivono l’adolescente come un ragazzo solare, amante della vita, appassionato di musica e di equitazione; da quest’anno frequentava il quarto ginnasio al liceo classico ‘Filelfo’ di Tolentino e aveva voti brillanti in tutte le materie, come conferma il preside Silvio Minnetti. Oggi il suo
banco era vuoto, nell’annichilimento più totale di compagni e insegnanti. Il corpo del ragazzo è stato trasferito nell’obitorio di Macerata dove è probabile che venga eseguita l’autopsia.

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