Si aggrava la posizione di Luca Varani, l’avvocato pesarese di 35 anni arrestato con l’accusa di aver incaricato due sicari albanesi di gettare dell’acido in faccia alla sua ex, l’avv. Lucia Annibali, sfigurandole il volto per vendicarsi di essere stato lasciato. Varani aveva giustificato una bruciatura alla mano, dicendo di essersela procurata maneggiando una caffettiera. I consulenti nominati dal pm hanno però smentito questa versione, sostenendo che la lesione potrebbe essere frutto del contatto con una sostanza acida. Positivo anche l’esame del test tossicologico cui il professionista si era sottoposto spontaneamente. I periti hanno valutato pure l’ustione di terzo grado che il presunto esecutore materiale dell’aggressione, Rubin Talaban, presenta alla mano destra. La ferita avrebbe un’elevata compatibilità con un “liquido causticante”. Intanto tutti gli indagati restano in carcere, anche Altistin Precetaj, l’altro albanese presunto complice di Talaban nell’agguato. La vittima, Lucia Annibali, resta invece ricoverata al centro ustionati di Parma.