Sette minuti di applausi hanno celebrato ieri sera all’Arena Sferisterio di Macerata l’esibizione di Roberto Bolle e degli altri otto ballerini e ballerine che si sono esibiti con lui nello spettacolo Trittico Novecento. Un successo annunciato già dal tutto esaurito (2.450 posti) non appena lo spettacolo, frutto della collaborazione tra Macerata Opera Festival e Civitanova Danza, è stato annunciato mesi fa, e che ha visto il celebre ballerino che si era esibito l’ultima volta a Macerata con Alessandra Ferri nel 2007, cimentarsi nelle grandi coreografie del ‘900. Bolle ha danzato nel primo tempo in ‘Who Cares’ (1970), un omaggio al musical di Balanchine su musiche di Gershwin, tra classico e contemporaneo, ricevendo applausi a scena aperta, assieme alle tre stelle del Ballet du Capitol di Tolosa: Juliana Bastos, Magali Guerri e Maria Gutierrez. E’ ritornato poi nel finale in ‘Le Jeune Homme e la Mort’, di Roland Petit del 1946, vero manifesto dell’esistenzialismo su musiche di Bach, al fianco di Jia Zhang, dell’English National Ballet di Londra, dove ha mostrato tutte le sue doti tecniche e interpretative. Applauditissimi anche Natasa Novotna e Vaclav Kunes del The Kylian Foundation dell’Aja, nel balletto marcatamente contemporaneo ‘2752’, di Kylian, ispirato a musiche di Mahler, e i bravissimi Alicia Amatriain e Alexander Jones, dello Stuttgarter Ballet, che hanno presentato Haus Holbergs Zeit, del coreografo John Cranio, su musiche di Edvard Grieg.