SCONTRO AUTO-BICI, E’ MORTO L’OPERAIO CIVITANOVESE LEANO MORELLI

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Leano Morelli è morto questo pomeriggio intorno alle 17.30 nell’ospedale Torrette di Ancona. Anche l’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto non è bastato per salvargli la vita. Domani mattina è prevista l’ispezione cadaverica.

Stava andando al lavoro, in sella alla sua bicicletta, Leano Morelli, operaio civitanovese di 31 anni, residente a San Marone, quando ieri mattina, intorno alle 7.30, lungo via Crivelli, nella zona tra Santa Maria Apparente e Montecosaro (nei pressi della scuola elementare) è stato travolto e scaraventato a terra da un’auto. Trasportato d’urgenza in eliambulanza all’ospedale Torrette di Ancona, il giovane – gravissime le sue condizioni- è stato subito ricoverato nel reparto di rianimazione. Fino alla tarda serata di ieri la sua prognosi era riservata. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il civitanovese Leano Morelli, figlio di Mirella Galassi, bidella nella scuola di Via Tacito, in sella alla sua bicicletta stava percorrendo via Crivelli, lungo la strada provinciale 485. Dalla parte opposta sopraggiungeva un’auto, una Pegeout guidata da un uomo residente a Monte Urano, che si stava dirigendo verso via Lotto. Per cause ancora in corso di accertamento (forse a causa del sole) i due veicoli sono entrati in collisione. Il ciclista ha perso l’equilibrio ed è caduto sbattendo violentemente la testa sull’asfalto. Veri attimi d’angoscia per il giovane rimasto immobile e sanguinante a terra. Lanciato l’allarme, immediato l’intervento sul posto, da parte dell’autoambulanza del 118, dell’auto medica e degli agenti della Polizia Stradale di Macerata per effettuare i rilievi del caso. Sin da subito, però, le condizioni cliniche del giovane sono apparse molto gravi tant’è che i sanitari hanno richiesto l’intervento dell’eliambulanza e quindi il suo trasferimento all’ospedale Torrette di Ancona dove parenti e amici sono rimasti fino a tarda serata nella speranza di un miglioramento, nonostante la situazione. Mentre entrambe i veicoli sono stati sequestrati, spetta ora alle forze dell’ordine ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Una strada pericolosa , la 485, più volte teatro d’incidenti, anche mortali.
Dal Corriere Adriatico del 15 settembre 2010

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